Patto per la legalità: la proposta della CGIL Veneto accolta dal Presidente della Regione e dalle forze economiche

12 Lug, 2012

La crescita dell’economia illegale ed il pericolo di un salto di qualità dell’infiltrazione malavitosa nel tessuto imprenditoriale veneto, anche a fronte della crisi, stanno destando un forte allarme nel mondo sindacale e la CGIL regionale ha deciso di proporre alle forze economiche, sociali ed istituzionali la definizione di un Patto per la Legalità.

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“Bisogna ora compiere ulteriori passi in avanti – ha detto nella relazione introduttiva  il Segretario Generale della CGIL del Veneto, Emilio Viafora – ed estendere il controllo sulla regolarità a tutta la filiera del valore così da rilanciare l’imprenditoria sana e cacciare quella irregolare che utilizza le violazioni contrattuali, l’evasione, l’usurpazione e la violenza come fattori di competitività”.

In particolare la proposta della CGIL veneta si articola in 10 punti:

  1. LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE

  2. TRACCIABILITÀ

  3. POTENZIARE TUTTE LE AZIONI DI VIGILANZA E DI CONTROLLO

  4. UN MAGGIORE CONTROLLO SUL CREDITO E SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE

  5. VALORIZZAZIONE DEL LAVORO REGOLARE

  6. UNA PIU’ FORTE REGOLAZIONE SULLA FINANZA DI PROGETTO

  7. UN PIU’ EFFICACE E DETERMINATO INTERVENTO VERO ALLA QUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL LAVORO PUBBLICO

  8. STOPPARE ED ESERCITARE UN PIU’ FORTE CONTROLLO SULLA NASCITA DEI CENTRI COMMERCIALI

  9. APRIRE UN CONFRONTO CON IL GOVERNO PER IL POTENZIAMENTO DEGLI ORGANICI DI POLIZIA

  10. COSTRUZIONE DI UN OSSERVATORIO REGIONALE