Legambiente Veneto su impianto a combustione di pollina a Castagnaro (VR)
Verona, 18 febbraio 2014 Comunicato Stampa
Legambiente Veneto su
impianto a combustione di Pollina di AGSM a Castagnaro (VR)
LA POLLINA RISORSA PER L’AGRICOLTURA E
NON GALLINA DALLE UOVA D’ORO ENERGETICHE
Legambiente esprime il proprio dissenso per l’impianto di combustione di pollina
per produzione di energia elettrica che AGSM propone a Castagnaro (VR)
“Apprendiamo dai cittadini del luogo e dalla stampa che a Castagnaro è stato presentato per conto di AGSM un progetto di combustione di pollina da 3000kWp, con lo scopo di produrre energia elettrica, in corso di approvazione in Regione. Ci pare quantomeno discutibile che un progetto di questa dimensione non sia sottoposto ad una moratoria in attesa di verificare la sua compatibilità con il piano energetico regionale, in discussione in questi mesi, e con il piano regionale di tutela dell’aria, per debole che esso sia” commenta Davide Sabbadin responsabile Energia ed Agricoltura di Legambiente Veneto. “Siamo a fianco dei cittadini che chiedono trasparenza sul progetto. In questo caso, come in tutti i casi in cui si è presentata in Veneto ed altrove la possibilità di bruciare la pollina ribadiamo il nostro no alla combustione delle deiezioni animali, per evitare impatti eccessivi sulla qualità dell’aria, e perché la pollina è in primo luogo una risorsa per il mondo agricolo: laddove possibile ed in compatibilità con la direttiva nitrati va usata spargendola nei terreni come fertilizzante al posto di quelli di origine sintetica”.
“Se prima di usarla come ammendante e fertilizzante la si vuole trattare per ottenere biometano da usare nelle flotte degli autobus in città, sarebbe senz’altro una buona idea, ma un impianto di quelle dimensioni si presenta come industriale e va collocato in area idonea. A maggior ragione in un’area come quella di Castagnaro che è pressoché priva di allevamenti avicoli.”
“La dimensione ideale per gli impianti di biogas è quella aziendale, per la sostituzione delle caldaie aziendali a gasolio, non quella da 3000kWh come proposta a Castagnaro: anche solo per il problema di trasporto di camion che, in questo caso, vale la pena sottolinearlo – conclude Sabbadin – trasportano materiale organico che purtroppo è spesso veicolo di zoonosi e possibili contagi per l’uomo di malattie, anche gravissime (si pensi al divieto di spostamento di pollina che vige nel caso delle epidemie aviarie, anche nel recente passato, nella nostra Regione).”
Legambiente chiede che il Comune di Castagnaro si opponga al progetto in sede di VIA e che AGSM ritorni sulla localizzazione dell’impianto e sulla tecnologia della combustione, virando su biogas e biometano che sono compatibili con il reimpiego agricolo della pollina come digestato e aiuterebbero la Regione a raggiungere il 10% di carburanti da fonte rinnovabile entro il 2020 come richiesto dalle direttive europee”.