Perquisita la sede delle Bcc venete – Credito facile a Gavioli
“Indagato il presidente Piva che ribatte: «Noi parte lesa». L’inchiesta campana sul dissesto di Enerambiente torna a Padova. I militari negli uffici della Federazione
PADOVA – Da mesi la procura di Napoli sta cercando di ricostruire tutti i passaggi dei 15 milioni di euro che la Banca di credito cooperativo – Banca del Veneziano ha versato nelle casse di Enerambiente, società del trevigiano Stefano Gavioli, finito in manette lo scorso giugno insieme ad altre 10 persone e ora ai domincialiari nella sua villa di Mogliano. Pesanti le accuse che erano state mosse alla «cricca»: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, all’estorsione, al riciclaggio, bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, ricorso abusivo al credito. Tra queste 10 persone c’erano anche tre funzionari della Bcc veneziana, sospettati di concorso in ricorso abusivo al credito, in contravvenzione con la legge fallimentare, e truffa. Ora la guardia di Finanza di Napoli ha fatto un passo in più, iscrivendo nel registro degli indagati Amedeo Piva, presidente della Bcc e amico di Gavioli”.
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Fonte: Corriere del Veneto