Proposta di legge regionale per la messa al bando delle stoviglie di plastica in Veneto
PIU’ FESTE SOSTENIBILI, MENO IMPATTO AMBIENTALE
Dopo la fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma nel golfo del Messico il Presidente degli Stati Uniti Obama ha dichiarato che è arrivato il momento di uscire dall’era del petrolio.
Noi crediamo che questo potrà avvenire se ci saranno azioni congiunte a livello nazionale e internazionale e anche molte “microiniziative” a livello locale.
L’uscita dall’era del petrolio potrà avvenire solo se cambieremo anche i nostri modelli di consumo iniziando a rinunciare alla cultura e all’abitudine dell’usa e getta.
L’estate scorsa le associazioni ambientaliste veronesi, coordinate da Legambiente hanno promosso una campagna per chiedere ai comuni veronesi di vietare l’utilizzo di stoviglie di plastica, che derivano dal petrolio, nelle feste popolari.
Il comune di San Martino Buon Albergo nella primavera del 2009 e quello di Verona nella primavera del 2010 hanno deciso in questo senso.
Crediamo che la campagna delle associazioni ambientaliste non sia estranea alla decisione del comune di Verona.
Il “limite” della delibera di Verona, che noi abbiamo salutato con molto entusiasmo, è nel fatto che è ovviamente territorialmente limitata ai confini del comune.
Per questo vorremmo che una iniziativa del genere fosse estesa a tutto il territorio regionale attraverso un provvedimento della Giunta Regionale o del Consiglio Regionale.
Lanciamo, pertanto, la proposta per l’approvazione di una legge regionale per vietare l’impiego di stoviglie di plastica usa e getta nelle feste popolari e in iniziative similari, così come nelle mense scolastiche e in quelle pubbliche.
In altre Regioni italiane esistono già esperienze simili ma che si limitano all’adesione volontaria.
Secondo noi, invece, si deve passare al divieto di impiego per i contenitori usa e getta, come le stoviglie in plastica.
Una decisione del genere presenta numerosi vantaggi che compensano gli svantaggi che si potranno avere, primo fra tutti un aumento del costo dei materiali alternativi alla plastica.
Il primo vantaggio sarebbe una riduzione della produzione di rifiuti non riciclabili destinati alla discarica o al recupero energetico.
Si darebbe un incentivo alle aziende innovative (la cosiddetta green economy) in modo particolare all’industria italiana: il brevetto del mater – bi, il primo candidato alla sostituzione delle stoviglie in plastica è interamente italiano.
Si dimostrerebbe con i fatti che è possibile un cambiamento nelle abitudini dei consumatori senza grossi traumi sociali od economici.
Si dimostrerebbe che gli enti locali possono giocare un ruolo importante nella transizione verso un’economia e un modello di consumo più sostenibile.
Si dimostrerebbe che è possibile avviare l’uscita dall’era del petrolio.
Per questi motivi rivolgiamo un appello sia alla Giunta Regionale del Veneto, nella persona del Presidente Luca Zaia, che alle forze politiche presenti in Consiglio Regionale perché approvino al più presto, nella forma che riterranno più opportuna, un provvedimento che vieti l’impiego di stoviglie di plastica usa e getta nelle feste popolari e nelle mense scolastiche e pubbliche.
Rivolgiamo un appello anche ai mezzi di informazione, soprattutto quelli locali, perché svolgano un’opera di informazione della pubblica opinione ma anche di pressione sui decisori pubblici affinché operino in tal senso.
Verona, 19 luglio 2010
Legambiente, WWF, Italia Nostra, Il Carpino, Amici della Bicicletta, LIPU e Naturalmente Verona
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