
Una lunga inchiesta durata diversi anni si è conclusa nel maggio 2009 con l’archiviazione. La vicenda è stata anche collegata all’assassinio di Ilaria Alpi a Mogadiscio. I rifiuti che aveva nelle stive vennero trasportati in tutta fretta dalla nave a due discariche di Amantea, dove ne sono stati seppelliti circa centomila metri cubi ai bordi del fiume Oliva proprio nel punto preciso dove la Rosso spiaggiò. Le autorità lo hanno a lungo negato, ma una delle discariche contiene residui nucleari non naturali, che provocano un aumento della temperatura del suolo di circa sei gradi. Le analisi dei tecnici dell’Arpacal e dei Vigili del Fuoco hanno registrato un valore di radioattività fino a sei volte superiore ai valori di fondo normalmente presenti nella zona e l’evidente aumento dei tumori nell’area di Amantea confermano l’effetto della presenza di Cesio radioattivo nel terreno. Oggi su questa vicenda è stato scritto un libro, “L’altra faccia della Calabria – Viaggio nelle navi dei veleni” da Sara Dellabella, capo servizio di politica e interni presso l’agenzia di stampa parlamentare AgenParl. Il libro è il racconto del backstage di un reportage televisivo, una storia dove il percorso della ricostruzione giornalistica si accompagna ai racconti e le esperienze dei compagni di viaggio alla scoperta di una regione per molti versi ancora inesplorata.
Un esempio di narrative journalism articolato su tre livelli: al primo la storia del viaggio della protagonista e del suo amore per la Calabria, nel secondo la realizzazione del reportage sulle “navi dei veleni”, curato per Current Tv e Round Robin. Al terzo infine vi sono le fonti consultate dall’autrice: le trascrizioni delle audizioni parlamentari e il materiale – di pubblico dominio- utilizzato per la stesura del testo e qui raccolto per una più agevole consultazione. Completano le fonti in rete, numerosi link alle associazioni che operano sul territorio e alle iniziative volte a informare e sensibilizzare i cittadini sulle tematiche trattate.
Oltre alla vicenda delle navi si racconta quindi anche il rovescio della medaglia: quello delle persone per bene che da anni si impegnano per la ricerca della verità e per il ricordo. Ricordare delle volte è una forma di protesta “L’altra faccia della Calabria – Viaggio nelle navi dei veleni” è il racconto corale di quello che si significa vivere in maniera onesta in una regione nota solo per la criminalità e la corruzione. La vicenda delle navi dei veleni è il pretesto per dare voce anche a chi normalmente non conquista i titoli di giornale.
[Tratto da: Paderno Forum]

4 Giu, 2012