Trafficanti – Andrea Palladino
«Franco Bertolla è soprattutto uno scudiero. Uno di quei tipi che per un’intera vita ti sono fedeli. Ci tengono a non apparire, a nascondere il proprio volto e la propria vita dietro i sorrisi e le pacche sulle spalle del capo. Lui il suo capo lo ha conosciuto nel 1979, proprio all’inizio di questa storia. Forse lo hanno scelto perché tutti sanno che di Franco ci si può fidare. Mai una parola fuori posto, sempre disponibile, capace di buttare via un’intera vita per mantenere un segreto. Pronto a portare la sua faccia davanti ai giudici, ai testimoni, alle vittime.[…] Qui al Tribunale di La Spezia il capo non si è mai visto. E come ogni sparring partner lui è preciso. Maniacale. Riesce a non farsi sfuggire nulla. Anche quando scende a prendere il caffè nell’androne del palazzo di Giustizia sa evitare chi puzza di sbirro, di giudice o di giornalista.» È una storia di crimini rimasti senza un colpevole. È la storia del traffico europeo dei rifiuti, di chi è stato ucciso per averla raccontata e di chi ha individuato la ragnatela tessuta dalla malavita e il ruolo che ha giocato la politica. Protagonista è l’Italia, diventata una gigantesca piattaforma logistica di veleni. Nel libro di Andrea Palladino, Trafficanti sulle piste di veleni, armi, rifiuti, editori Laterza, protagonista è un’inchiesta che parla di Seveso, di viaggi via nave verso l’Africa, delle rotte verso la Romania, di carichi clandestini di veleni sbarcati in America Latina, della tragica Somalia. Raccoglie rivelazioni inedite di trafficanti e di collaboratori che vivono ancora oggi sotto copertura e segue le tracce dei grandi mediatori di scorie, di imprenditori e di esperti di marketing politico, di servizi segreti e di criminalità organizzata. … Un mondo, insomma, pieno d’insospettabili uomini di affari…
Fonte: www.paperback.it