Operazione Fiumi 2011
L’ 85% dei comuni a rischio idrogeologico intervistati presenta abitazioni nelle aree a rischio di frane o alluvioni
Dati positivi sull’organizzazione del sistema locale di protezione civile: il 96% dei comuni campione è provvisto di un piano d’emergenza
Ad un anno dall’alluvione che ha colpito in modo particolarmente violento la provincia di Vicenza è stata scattata un’istantanea dell’esposizione al rischio nei comuni veneti e delle attività di prevenzione e mitigazione realizzate dalle amministrazioni locali: l’85% dei comuni intervistati ha nel proprio territorio abitazioni in aree golenali, in prossimità degli alvei e in aree a rischio frana e nel 36% dei casi sono presenti in tali aree interi quartieri. Quasi nel 64% dei comuni campione sono presenti strutture e fabbricati industriali in aree a rischio.
Fatto estremamente grave poiché, in caso di alluvione, sono esposti al rischio sia i dipendenti, sia l’ambiente, per il pericolo di sversamento di prodotti inquinanti nelle acque e nei terreni. Nel 19% dei comuni campione dell’indagine sono presenti in area a rischio di esondazione o in area a rischio frana strutture sensibili, nel 23% dei casi strutture ricettive turistiche o commerciali. Appena tre comuni fra quelli intervistati hanno intrapreso opere di delocalizzazione delle abitazioni e solo in un caso si è provveduto a delocalizzare gli insediamenti industriali dalle aree maggiormente esposte a pericolo.