Al via la seconda edizione del progetto “A scuola di ECOlogia domestica – Educare ad abitare”
Un progetto di Legambiente Veneto in collaborazione con le Associazioni Caritas, Fiab e la Cooperativa Porto Alegre
Dopo i risultati dello scorso anno, il progetto si amplia coinvolgendo i rifugiati politici, ospitati dal Comune di Rovigo
Presentata oggi presso la Sala Giunta del Comune di Rovigo la seconda edizione del progetto di Legambiente Veneto “A scuola di ecologia domestica – Educare ad abitare”, un’iniziativa di educazione ambientale finanziata dal Centro di Servizio per il Volontariato con il patrocinio del Comune di Rovigo.
“Come può l’ambientalismo diventare un nuovo terreno di integrazione sociale?”: parte da questo quesito semplice e chiaro il ragionamento da cui muove “A scuola di ECOlogia domestica – Educare ad abitare” con cui l’associazione ambientalista si prefigge di coinvolgere famiglie e gruppi di immigrati, residenti nel comune o nella provincia di Rovigo, in azioni di risparmio energetico e di ECOcondotta, da attuare all’interno della propria quotidianità.
Quest’anno la proposta si arricchisce di importanti novità: la collaborazione con la Cooperativa Sociale Porto Alegre di Rovigo che segue i rifugiati del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), gestito dal Comune di Rovigo, e l’istituzione di un ECOsportello, a disposizione delle associazioni che operano con i migranti e che offre la possibilità di programmare incontri per dispensare consigli e “buone pratiche”.
I rifugiati, inseriti nello SPRAR – che realizza, con enti locali e con il supporto del terzo settore, progetti di accoglienza integrata – ospiti negli alloggi del Comune di Rovigo, verranno coinvolti in un percorso di educazione ambientale, di ecologia ed economia domestica che partirà già nel mese di Ottobre e proseguirà fino a maggio del prossimo anno.
Il percorso di vita ECOsostenibile continuerà a coinvolgere, come nel passato progetto, anche le donne immigrate, con lo scopo di insegnare loro a praticare l’ambientalismo, all’interno delle proprie mura domestiche, rivalutando il ruolo femminile.
“Legambiente – dichiara Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto – pone tra i suoi obblighi statutari la formazione riguardo stili di vita, di produzione e di consumo improntati all’ecosviluppo. Per questo promuove la partecipazione dei cittadini alla difesa dell’ambiente e alla definizione della propria qualità della vita, favorendo una migliore organizzazione sociale e un miglioramento di comportamenti individuali e collettivi. Da qui la decisione di applicare la nostra esperienza nell’educazione ambientale ad una nuova fascia di soggetti: donne immigrate e rifugiati politici che potranno sfruttare il corso di formazione proposto come fonte di consigli per il risparmio, anche economico, e come occasione di socializzazione ed integrazione all’interno delle nostre comunità”.
“Per noi è importante – afferma Ilaria Boldrin, coordinatrice del progetto – sensibilizzare la comunità straniera della città ad un’ecologia domestica e ad una migliore gestione della casa, in linea con le abitudini della società d’appartenenza. In questo modo il corso può diventare un ‘aggancio’ per
entrare in contatto con la comunità ed intervenire nell’educazione civile, promuovendo il tema dell’ecologia domestica anche come opportunità di dialogo e un aiuto in più per chi ancora non conosce le regole condivise dalla comunità ospitante”.
Il percorso formativo per i rifugiati e le famiglie ha lo scopo di informare ed aiutare gli immigrati nelle faccende domestiche e nell’alimentazione; essi verranno guidati nell’apprendimento di piccole accortezze per economizzare l’uso di detersivi, per risparmiare risorse idriche ed elettriche e accompagnati ad una corretta alimentazione stagionale.
Il programma della formazione sarà suddiviso in tematiche (ACQUA, RIFIUTI, ENERGIA, PULIZIA DELLA CASA, ALIMENTAZIONE STAGIONALE, MOBILITA’) che verranno affrontate con un approccio semplice e concreto: corretta gestione dei rifiuti solidi urbani, pericolosi ed ingombranti; dimostrazione pratica di svolgimento di una corretta raccolta differenziata con la presentazione dei diversi bidoni stradali; insegnamento di buone pratiche legate all’utilizzo dell’acqua, con la consegna ai partecipanti di un kit di riduttori di flusso, come primo passo al risparmio concreto. Inoltre, per incentivare la riduzione dei consumi energetici, verranno consegnate lampade a basso consumo che, affiancate a semplici regole di risparmio energetico nelle faccende domestiche, permetteranno un effettivo risparmio economico in bolletta.
I partner del progetto sono: Cooperativa Sociale Porto Alegre, Caritas, Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Rovigo, FIAB – Amici della bicicletta di Rovigo e il Laboratorio Territoriale Ambientale LA.TERR.A. della Provincia di Rovigo.
Sono numerose le associazioni invitate a partecipare all’iniziativa: ARCI Solidarietà, Associazione Nigerian Women Cultural Promotion, Associazione Noi Altre, Associazione Nadiya.