Goletta Verde di Legambiente lascia il Veneto consegnando la seconda Bandiera Nera contro la cementificazione dei litorali regionali all’ex Sindaco di Eraclea, Teso
No al progetto Valle Ossi: l’ennesima azione di distruzione dell’ecosistema marino veneto che prevede 1.500 posti barca, 250 ettari d’intervento e ben 350.000 mc edificabili
Legambiente: “Basta scempi, non è questo il modello di sviluppo vincente. Il territorio ha bisogno di tutela, interventi mirati e valorizzazione di quanto già esiste non certo altre colate di cemento”
Goletta Verde lascia il Veneto ma continua la sua battaglia contro la cementificazione delle coste e la speculazione edilizia. La storica campagna estiva di Legambiente prima di fare rotta verso la prossima tappa del suo viaggio a difesa dell’integrità del mare e dei litorali italiani, consegna oggi la Bandiera Nera, il poco ambito vessillo della vergogna attribuito a chi si macchia di azioni ai danni dell’ecosistema marino, all’ex Amministrazione Comunale di Eraclea per il progetto denominato Valle Ossi. Il progetto, di iniziativa privata, che costituisce l’ultima, in ordine di tempo, azione di distruzione dell’ecosistema del litorale veneto, chiude in un’unica cerniera di cemento la spiaggia veneta che va da Caorle al Cavallino. Infatti, dopo Valle Altanea, a Caorle, la colata di cemento delle Torri, a Jesolo, si è arrivati all’approvazione dell’ennesimo scempio ambientale ai danni dell’integrità della costa. Infatti, nella seduta comunale del 24/02/2011, ad opera della passata amministrazione guidata dall’ex sindaco Teso, si è deliberato di approvare il PUA di Valle Ossi che, tradotto in cifre, significa: 1.500 posti barca, 250 ettari d’intervento, 350.000 mc edificabili, 500.000 presenze annue. Tutto questo a ridosso della “laguna del mort” area che, per le sue importanti valenze ambientali, è stata dichiarata SIC e ZPS. Il progetto, però, presentato dal sindaco uscente, durante la campagna elettorale, come il volano per la nuova Eraclea non ha portato fortuna e alle recenti elezioni amministrative, i cittadini hanno dato fiducia ad una nuova coalizione. “Condannando le decisioni prese dalla passata amministrazione, auspichiamo che il cambiamento avvenuto sia in grado di affrontare i molti nodi ambientali, e non solo, aperti dall’approvazione di questo PUA – dichiara Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto – . Assegniamo oggi, insieme a Goletta Verde la Bandiera Nera al progetto, perché vogliamo vedere invertita la tendenza per cui ogni iniziativa di tutela e valorizzazione della Laguna è rinviata a dopo la realizzazione dell’imponente opera di cementificazione. Il litorale veneto ha bisogno di consolidare i pochi beni ambientali sfuggiti alla speculazione, tra questi “Il Mort” e l’altro elemento sempre sotto attacco che è la laguna di Caorle. La ricettività turistica locale è ridondante, per il nostro turismo è il momento di puntare sulla qualità e questa può essere fatta solo salvando i pochi beni ambientali che ancora abbiamo”.
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