Prima tappa polesana per la campagna informativa itinerante di Legambiente Veneto
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salta a bordo per la democrazia!
Prima tappa polesana per la campagna informativa itinerante di Legambiente Veneto
Rovigo ed Adria le città visitate dall’equipaggio ambientalista
La pioggia non ha fermato gli attivisti di Legambiente Veneto e dei Comitati polesani “Vota SI per Fermare il Nucleare” e “2 SI per l’Acqua Bene Comune” che questa mattina hanno intrattenuto i cittadini di Rovigo con un “aperitivo radioattivo” presso il monumento a Giacomo Matteotti.
“Positiva la risposta dei Rodigini – dichiara Giorgia Businaro, Direttrice di Legambiente Rovigo – che si sono dimostrati interessati ed informati sul significato dei quesiti referendari del 12 e 13 giugno, nonostante non siano mancate lamentele nei confronti degli organi di stampa che non offrono sufficiente spazio a questo tipo di informazioni.”
I volontari di Legambiente e i rappresentanti dei Comitati Referendari sono fiduciosi per l’esito della consultazione che vedrà coinvolti i cittadini italiani questo fine settimana e non temono per il raggiungimento del quorum:
“Acqua e nucleare sono temi che stanno a cuore alla popolazione – continua Businaro. Il voto di domenica e lunedì potrebbe cambiare il nostro futuro e quello dei nostri figli. Partecipare alla consultazione referendaria non è solo un diritto ma è un dovere per tutti i cittadini, per poter esprimere la propria opinione ed intervenire sulle decisioni relative alle linee di sviluppo del nostro Paese”.
Nel pomeriggio gli attivisti di “AutoSTOPnucleare” hanno fatto tappa ad Adria ed, insieme ai volontari dei Comitati, hanno focalizzato l’attenzione sul problema irrisolto delle scorie.
“Non esiste, ad oggi, nel mondo, un luogo identificato come idoneo per lo stoccaggio definitivo delle scorie nucleari – spiega Businaro. L’Italia ha la fortuna di non dovere oggi fare i conti con grandi quantità di scorie, grazie al referendum che ha bloccato le centrali italiane alla fine degli anni ’80. Per quale motivo, ora che addirittura la Germania ha dichiarato la dismissione delle proprie centrali entro il 2022, dovremmo addentrarci su un sentiero che non sarà, poi, più possibile abbandonare?”
Secondo Luigi Lazzaro, responsabile di “AutoSTOPnucleare” “le fonti energetiche rinnovabili possono essere la soluzione per i problemi energetici che l’Italia potrebbe dover affrontare in futuro. Un recente studio tedesco ha dichiarato che la Germania potrà produrre, entro il 2050, il 100% del suo fabbisogno energetico da fonti rinnovabili: l’Italia, per quanto riguarda l’energia solare, ha addirittura maggiori opportunità di sviluppo. È sconcertante la disinformazione attuata da chi fa perno sul timore di poter soffrire di un deficit energetico. Questo è il vero terrorismo psicologico, non quello di cui vogliono accusare gli ambientalisti”.
Per sottolineare il problema legato alle scorie nucleari, i volontari di Legambiente hanno inscenato la rappresentazione di una scena ambientata nel 4011: una coppia di futuri archeologi, attratti dalla fama di Adria quale città di antica ed illustre origine, scoprono ed identificano un serie di antichi reperti e decidono di donarli al Museo Archeologico Nazionale della città etrusca. Pongono, così, nelle mani del Primo Cittadino, scorie nucleari prodotte dalle centrali del 2025.
“Si tratta – spiega ancora Businaro – di un’azione simbolica ma efficace per far capire che il problema delle scorie nucleari non si esaurisce nell’arco di una o poche generazioni ma peserà sul futuro dei nostri successori. E’ un problema non solo di natura scientifica ma anche di natura etica che va contro il principio di sviluppo sostenibile.”
“AutoSTOPNucleare” prosegue il suo percorso in provincia di Rovigo spostandosi domani a Porto Viro e nel pomeriggio a Porto Tolle per continuare la propria opera di informazione e sensibilizzazione dei cittadini residenti in una delle zone più probabili per l’istallazione di un impianto nucleare.
Pe info:
Gigi Lazzaro – 333 8268258
Giorgia Businaro – 349 0538352