Spiagge e Fondali puliti 2011
Volontari centrano l’obiettivo: raccolti 25 quintali di rifiuti su Scanno Cavallari
Legambiente: “sconvolgente il degrado riscontrato in questo famoso sito di rilevante pregio naturalistico”
25 quintali di rifiuti. E’ il risultato della raccolta straordinaria di circa 200 di volontari che ieri sono sbarcati su Scanno Cavallari, località Porto Levante, per una pulizia straordinaria nell’ambito della campagna nazionale Spiagge e Fondali Puliti- Clean Up the Med 2011 promossa da Legambiente Veneto con il patrocinio della Provincia di Rovigo, Assessorati al Turismo e all’Ambiente, del Comune di Porto Viro e con il contributo di Ecogest Srl e SODEA Srl. La collezione di rifiuti raccolta in soli settecento metri di spiaggia, è costituita di buste di plastica, bottiglie, lattine, scatolette, mozziconi di sigarette, cannucce, tappi e metalli vari. Non sono mancati frigoriferi, televisori di grandi dimensioni, vele e vecchie reti da pesca. Ma a farla da padrona, come sempre, è la plastica, che rappresenta circa il 30% di ciò che è stato trovato tra la sabbia.
“Questa manifestazione – afferma Giorgia Businaro, direttrice di Legambiente Rovigo – ha ottenuto il risultato di avvicinare enti ed istituzioni al mondo del volontariato ambientale, unendo semplici cittadini e rappresentanti politici in un unico scopo: contribuire, con un piccolo gesto, a migliorare la condizione di un luogo prezioso per la gente del Delta. La presenza in spiaggia del Consigliere Regionale Graziano Azzalin, dell’ Assessore Provinciale al Turismo Laura Negri e del Presidente di Ecogest Srl Giovanni Giribuola, muniti di sacchi e guanti, è l’espressione più emblematica di questa comunità di intenti”.
Obiettivo della manifestazione è quello di diffondere il messaggio che i comportamenti individuali possono fare la differenza e la partecipazione alla giornata di mobilitazione dimostra la voglia di cambiamento di cittadini che, con un gesto concreto e simbolico allo stesso tempo, testimoniano che la tutela del mare e delle coste non è solo un dovere ma un vantaggio per tutti.
Ma l’enorme quantità di rifiuti raccolti non può essere considerata un successo per chi ha a cuore i problemi delle nostre coste e del Delta in particolare: essa, secondo l’associazione ambientalista, rappresenta la testimonianza diretta dell’incuria e della maleducazione di cittadini e fruitori del mare, nonché della mancanza di volontà o risorse per mantenere in uno stato decoroso ambiti di rilevante interesse naturalistico, inseriti, in base alla Direttiva Habitat 92/43/CEE, nelle Rete Natura 2000, in particolare nella ZPS IT3270023 e SIC IT3270017.
“E’ sconvolgente – continua Businaro – che zone così delicate, note per essere habitat riproduttivo di molte specie di uccelli acquatici, siano ridotte a discariche a cielo aperto, e a baraccopoli abusive edificate dai turisti della domenica. Ci auguriamo, con questa testimonianza, di riuscire a smuovere l’interesse delle autorità competenti.”