Il progetto Europeo Life Climax Po aderisce al Big Jump, la campagna dell’European Rivers Network
Roma, 14 luglio 2024 Comunicato stampa
Il progetto Europeo Life Climax Po aderisce al Big Jump, la campagna dell’European Rivers Network
Per tenere alta l’attenzione di cittadini e istituzioni sulla necessità di mitigare gli impatti crescenti della crisi climatica, di proteggere e ripristinare i nostri fiumi – come corridoi ecologici fondamentali, il progetto Europeo Life Climax Po aderisce al Big Jump, la campagna dell’European Rivers Network che si celebra dal 2002 e che complessivamente ha visto la partecipazione di circa 200.000 persone con oltre 2.000 eventi in 34 Paesi.
Diversi gli appuntamenti si terranno oggi nel distretto del fiume Po, tra passeggiate naturalistiche, dibattiti e salti simbolici nel fiume.
In Emilia-Romagna, dalle ore 17.30, è previsto un tour guidato nell’Oasi Volta Scirocco all’interno del Parco Regionale del Delta del Po, dedicato alla scoperta della biodiversità locale e alla liberazione delle tartarughe palustri (Emys orbicularis) nel loro ambiente naturale. L’iniziativa è organizzata da Legambiente Emilia-Romagna, ANBI Emilia-Romagna, CER e Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con CHESTA (Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat), e con il Patrocinio dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po. In Veneto, nel Comune di Gaiba, all’interno della Riserva Mab PoGrande UNESCO, si svolgerà dalle ore 16.00 il contest fotografico promosso da Legambiente Veneto: “Shoot & Share: proteggiamo il fiume e la sua biodiversità”. In Piemonte, alle ore 15.00, nell’area del SIC PO Morto a Carignano (TO), è prevista una passeggiata naturalistica promossa da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con il Circolo Il Platano, l’Associazione Naturalistica Piemontese e con il patrocinio del Parco del Po Piemontese. In Lombardia, a Cremona, l’appuntamento è alle ore 15:00 presso l’Associazione Canottieri Leonida Bissolati con un tuffo simbolico, seguito da una discussione intitolata “Infrastrutture verdi-blu per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e promuovere la conservazione della biodiversità”, con la partecipazione di esperti e rappresentanti locali.
Il progetto LIFE CLIMAX PO, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea si impegna a migliorare l’adattamento climatico nel distretto del fiume Po attraverso una gestione climaticamente intelligente delle risorse idriche e l’implementazione delle misure della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti climatici (SNAC), coerentemente con il più recente Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC). Tra le numerose attività, lavora per salvaguardare gli ecosistemi fluviali studiando l’implementazione di una rete di infrastrutture verdi-blu nel territorio per ridurre il rischio alluvionale e preservare i molteplici servizi ecosistemici che possono fornire ambienti come le zone umide. Avere una continua rete verde nel territorio, costituita da aree ripariali vegetate e aree umide consente maggiore spazio per l’espansione dei fiumi in caso di piene e alluvioni, limitando le esondazioni in territori critici, fornendo allo stesso tempo un habitat per molte specie animali e vegetali, oltre che benefici culturali e sociali per la popolazione (spazi ricreativi, opportunità per attività fisica, raffrescamento).
“Deve essere chiaro a tutti che ci troviamo dinnanzi ad un cambiamento epocale che deve essere affrontato con la giusta visione – dichiara Francesco Tornatore, Dirigente dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AdbPo) e responsabile dell’esecuzione del progetto Life Climax Po. “Questo vuol dire che non possiamo permetterci di continuare a ragionare secondo i soliti schemi e che dobbiamo essere pronti ad accettare il fatto che per adattarci alle nuove condizioni ambientali e a quella che sarà con molta probabilità la nuova normalità, dovremo riadattare il nostro modello di gestione del territorio, che ormai non è più in grado di conciliare la variabilità dei fenomeni meteorologici estremi, che provocano siccità ed alluvioni, con le aspettative sociali ed economiche delle nostre comunità. Tra gli obiettivi principali di Climax Po c’è proprio quello di creare una nuova consapevolezza nei cittadini, perché per fronteggiare l’emergenza climatica e garantire la transizione verso un nuovo modello di gestione del territorio e delle risorse naturali e di quelle idriche, in particolare, occorrerà il contributo di tutti gli attori in gioco”.
Il progetto LIFE Climax Po è cofinanziato dall’Unione Europea attraverso lo strumento finanziario LIFE e coinvolge 25 partner: Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (AdBPo) nel ruolo di coordinatore, Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); Agenzia Regionale per la Prevenzione, Ambiente ed Energia (ARPAE) dell’Emilia-Romagna, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) del Piemonte e della Lombardia; Università di Bologna; Associazione Nazionale delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei Miglioramenti Fondiari (ANBI), ANBI Emilia Romagna; ANBI Lombardia; ANBI Piemonte; ANBI Veneto; Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC); Città Metropolitana di Bologna; Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF); Legambiente nazionale e i suoi comitati regionali di Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto; Politecnico di Torino; Società Metropolitana Acque Torino (SMAT); Regione Emilia-Romagna; Regione Piemonte; Regione Lombardia; SOGESCA.
Ufficio stampa: Ada Aliprandi – a.aliprandi@legambiente.it – Milena Dominici – a.dominici@legambiente.it