Cambiamenti climatici e risorsa idrica: a Gaiba un dibattito sul futuro del grande fiume e la proiezione del documentario Po di Andrea Segre e Gian Antonio Stella
Cambiamenti climatici e risorsa idrica: a Gaiba un dibattito sul futuro del grande fiume e la proiezione del documentario Po di Andrea Segre e Gian Antonio Stella
Domani giovedì 16 novembre, primo River Cafè veneto nell’ambito del progetto Life Climax Po
Un talk con amministratori ed esperti per discutere delle sfide che il territorio deve affrontare per contrastare l’emergenza climatica, con la proiezione di “Po” documentario di Andrea Segre e Gian Antonio Stella che ripercorre la drammatica alluvione del polesine del 14 novembre ‘51
Giovedì 16 novembre, dalle 18:00, presso la Sala Consiliare del Comune di Gaiba (Ro) in via provinciale 38, si terrà il primo River Cafè veneto, un incontro pubblico per discutere delle cause e degli effetti dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche del fiume Po. L’evento è organizzato da Legambiente Veneto nell’ambito del progetto europeo LIFE CLIMAX PO e si rivolge alla cittadinanza. Amministratori ed esperti si confronteranno sul tema della salute del grande corso d’acqua fra siccità ed eventi estremi e sugli effetti dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche. Interverranno Alessandro Scibona di Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, il presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese, il Sindaco di Gaiba Nicola Zanca, il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro. con la partecipazione straordinaria e preziosa dello scrittore e coautore del film Po, Gian Antonio Stella. Modera Caterina Nale, presidente del Circolo Legambiente “Alexander Langer” di Rovigo. La presentazione del progetto sarà seguita alle ore 19:00 dalla proiezione del docu-film “Po” del regista Andrea Segre e dello scrittore Gian Antonio Stella che racconta l’alluvione del 14 Novembre 1951 quando l’argine sinistro del Po a poche centinaia di metri dal ponte della ferrovia Padova-Bologna si spaccò e la marea invase in pochi minuti le terre del Polesine, una delle regioni all’epoca più povere e più misere di tutta Italia.
“Quello di giovedì 16 sarà il primo appuntamento con i partner veneti del progetto LIFE CLIMAX PO per ragionare sulle sfide che il territorio deve mettere in atto per contrastare l’emergenza climatica attraverso le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici – dichiara Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – Le conseguenze degli eventi estremi sulla risorsa idrica rischiano di portare al collasso del sistema economico, sociale, ambientale che si è basato per anni sulla sempre abbondante disponibilità di acqua. Gli effetti sono evidenti: siccità prolungata intervallata da eventi alluvionali disastrosi. Partendo dalla conoscenza della storia e di quanto accaduto nel passato lungo le rive del grande fiume, è ora di raccogliere dati e lavorare sui modelli degli scenari futuri, per prepararci alle variazioni di disponibilità di risorsa idrica senza farci cogliere di sorpresa”.
Il progetto LIFE CLIMAX PO, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione europea, mira a promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione “climaticamente intelligente” delle risorse idriche nel distretto del fiume Po. L’iniziativa, della durata di 9 anni (2023-2032), riprende gli aspetti principali riportati della SNAC (Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici) e ne favorisce l’implementazione.
Partner coinvolti nel progetto sono: Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (AdBPo, coordinatore); Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); Agenzia Regionale per la Prevenzione, Ambiente ed Energia (ARPAE) dell’Emilia-Romagna, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) del Piemonte e della Lombardia; Università di Bologna; Associazione Nazionale delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei Miglioramenti Fondiari (ANBI), ANBI Emilia Romagna; ANBI Lombardia; ANBI Piemonte; ANBI Veneto; Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC); Città Metropolitana di Bologna; Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF); Legambiente nazionale e i suoi comitati regionali di Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto; Politecnico di Torino; Società Metropolitana Acque Torino (SMAT); Regione Emilia-Romagna; Regione Piemonte; Regione Lombardia; SOGESCA.