Rifiutopoli – veleni e antidoti
Vito Baroncini alla lavagna luminosa in dialogo con Enrico Fontana
Cosa c’è di più banale di un sacchetto di plastica? Di quelli usa e getta, che non sai quanto costano, durano giusto il tempo di fare la spesa e poi te ne liberi subito, come capita. Eppure per un sacchetto di plastica si può morire. E in nome di un sacchetto di plastica si può fare una rivoluzione… (di Enrico Fontana)
RIFIUTOPOLI. Veleni e antidoti porta in scena le parole scritte e narrate da Enrico Fontana e le immagini trasformate dall’artista Vito Baroncini con la sua lavagna luminosa, per raccontare il ciclo illegale dei rifiuti, i traffici della cosiddetta ecomafia, ma anche il cambiamento concreto che i nostri gesti quotidiani possono generare.
Enrico Fontana, membro della segreteria nazionale di Legambiente, inizia a raccontare il mondo di Rifiutopoli nel 1984, “scoprendo che i rifiuti venivano abbandonati anche nei luoghi più belli, dove ti aspetti di vedere solo le farfalle. E invece ci trovavo di tutto: frigoriferi, lavatrici, macerie, pneumatici fuori uso, che bruciano e avvelenano l’aria”.
Le farfalle, che trasformano i rifiuti organici in “nettare”, diventano il filo conduttore di una narrazione che non dimentica le tante buone storie di raccolta, riuso e riciclo del nostro Paese.
Questa è l’altra faccia di Rifiutopoli, “che esiste grazie alle nostre scelte e alle nostre responsabilità. Perché in fondo non produrre rifiuti dovrebbe essere anche nella nostra natura, come quella della Terra, che ancora ci ospita. E che continuerà a farlo, con il contributo dei nostri gesti quotidiani.”
Dedicato a Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Natale De Grazia, Michele Liguori, Roberto Mancini e a tutte le vittime innocenti dell’ecomafia, RIFIUTOPOLI rappresenta la denuncia, ma anche la risposta, la reazione, la cultura e la creatività al servizio di un nuovo umanesimo.
“Con Rifiutopoli, grazie alla sensibilità artistica di Vito Baroncini – dice Fontana – cerchiamo di raccontare, nel modo più semplice e diretto possibile, questo “mondo di sotto”, fatto degli scarti quotidiani dei nostri consumi e di chi approfitta della nostra “distrazione” per trasformarli in affari criminali, che avvelenano l’ambiente e la nostra salute. Ma anche le storie di chi ha pagato con la vita la scelta coraggiosa di fare il proprio dovere e la possibilità concreta di trasformare l’incubo di Rifiutopoli in un sogno, molto meno immaginario di quanto siamo portati a credere: quello di un mondo senza rifiuti.”
La conferenza spettacolo si svolgerà a Conegliano, venerdì 25 novembre, in una struttura che verrà definita in base al numero delle adesioni da parte degli Istituti Scolastici. Tutti i dettagli verranno forniti entro il 20 ottobre, dopo la chiusura dei termini di adesione alle attività di educazione ambientale e il vaglio delle iscrizioni. Si ricorda che per partecipare al progetto è necessario compilare l’apposito modulo sul sito www.savnoservizi.it alla pagina “scuole” – sezione scuole secondarie di secondo grado.
Alla conferenza-spettacolo seguirà un approfondimento e dialogo con il giornalista Enrico Fontana sui seguenti temi: il significato
di “ecomafia”, i crimini ambientali e la lotta per la legalità in campo ambientale, la sostenibilità e la responsabilità dei nostri comportamenti per un futuro ecosostenibile, le scelte virtuose e i benefici che generano, dalla raccolta differenziata al riciclo,” l’economia circolare”.
Il giornalista Enrico Fontana