Primo summit aria pulita per il Veneto
Primo summit aria pulita per il Veneto
Europa, stato, regione e città al confronto per raggiungere l’obiettivo aria pulita in Veneto
Dall’ indagine di Legambiente condotta tra le città del Veneto spiccano i 400 milioni di euro di investimenti per migliorare la qualità dell’aria, un milione di euro di contributi diretti ai cittadini e quasi 1000 chilometri di piste ciclabili urbane
Buone pratiche dislocate in quasi tutto il Veneto:
Padova in testa per investimenti e mobilità condivisa
Treviso al top per gli incentivi ai cittadini
Verona e Vicenza leader per numero di passeggeri del tpl
Legambiente: “Sulla qualità dell’aria fatti passi in avanti ma servono azioni omogenee e più coordinamento tra stato, regione e comuni. ecco le nostre proposte”
L’inquinamento dell’aria e il suo conclamato effetto sulla salute pubblica (oltre 50000 morti premature all’anno, secondo le stime dell’Agenzia Europea per l’Ambiente) sono argomenti da tempo inseriti nelle agende e strategie politiche a livello europeo. D’altra parte, come è noto, ben tre procedure d’infrazione in materia di qualità dell’aria sono state aperte dall’Europa nei confronti dell’Italia: la prima infrazione, la 2014/2147, si è “concretizzata” nel 2020 attraverso la sentenza di condanna da parte della Corte europea di giustizia (causa 644/18); per la seconda infrazione (2015/2043), relativa ai superamenti da NO2, la Commissione ha aperto un contenzioso facendo ricorso alla Corte europea di giustizia (causa 573/19) che, nel maggio 2022, le ha dato ragione e ci ha dunque condannato anche per questa seconda procedura. La terza, la 2020/2299 relativa ai superamenti per il PM2,5, è ancora agli inizi del procedimento. Una violazione degli obblighi che comporta una somma da pagare per il nostro Paese che si stima possa superare complessivamente i 2 miliardi di euro.
Questa condizione è il pilastro su cui poggia questo primo summit “Aria Pulita per il Veneto” organizzato con il patrocinio e contributo di Regione del Veneto e realizzato da Legambiente per evidenziare quanto sia determinante da subito e per i prossimi anni, che l’agire per l’aria pulita in pianura padana diventi il fulcro delle politiche locali, regionali e nazionali attraverso un più incisivo coordinamento e coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati del territorio, compresa la società civile in generale a cui è indispensabile chiedere una maggiore assunzione di responsabilità.
Un Summit che ha visto susseguirsi approfondimenti dei tecnici esperti di Arpa Veneto, dell’Istituto Inquinamento Atmosferico del CNR e del Centro di Ricerca della Commissione europea sulle cause dell’inquinamento atmosferico, sulle strategie multi-livello (europa, nazione, regione, comune) per raggiungere il target “aria pulita” e sulla proposta di nuova direttiva europea “zero pollution” che indica limiti per gli inquinanti atmosferici più stringenti degli attuali. Un’occasione di conoscenza per spronare e stimolare scelte ed azioni coordinate volte a miglioramenti per la salute e per l’ambiente che ha anticipato la tavola rotonda su impegni e ostacoli nelle aree urbane a cui hanno partecipato tutti gli assessori all’ambiente delle Città capoluogo di provincia del Veneto, in dialogo con Il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro, con l’Assessore regionale all’Ambiente e Clima Gianpaolo Bottacin e con il capo dipartimento per la transizione ecologica del MASE Laura d’Aprile.
“Una discussione che evolve nel quadro dell’aggiornamento delle linee guida da parte dell’OMS e si confronta con la proposta di nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria da poco varata, è lo sprone giusto per i decisori politici italiani – ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – perché da qui in avanti non dovranno chiedere deroghe all’Unione Europea, ma piuttosto dimostrare di saper spendere in modo saggio le risorse europee per favorire una vera transizione ecologica e pianificare il raggiungimento del target aria pulita. Riteniamo sia necessaria un’azione trasversale e coordinata, per consentire all’accordo per la qualità dell’aria del bacino padano di arrivare a risultati concreti che si traducono in riduzione il più presto possibile dei livello di inquinamento atmosferico che ogni anno è responsabile di oltre 350.000 morti premature nell’intera Unione Europea, di cui 50.000 solo in Italia”
Secondo Legambiente è fondamentale riunire decisori, parti interessate ed esperti per riflettere sullo sviluppo e sull’attuazione di efficaci politiche, progetti e programmi europei, nazionali e locali. Un’opportunità per condividere l’impegno, le difficoltà e le necessità in particolare dei territori e degli enti locali ma soprattutto per incentivare la condivisione di meccanismi virtuosi che possano aiutare sempre di più le Città e la Regione a coordinarsi sulle questioni riguardanti la qualità dell’aria.
“L’’inquinamento atmosferico è da sempre tra i temi più rilevanti dell’agire ambientalista – dichiara Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – e siamo ben consci di quanto esso sia un problema globale ad elevato impatto locale che travolge in particolare noi e le altre regioni della pianura padana. Resta per questo indispensabile continuare ad mettere in atto ordinanze e promuovere buone prassi, ma il rispetto degli obblighi normativi deve essere affiancato da una maggiore omogeneità delle azioni e da una reale e leale collaborazione tra gli organi istituzionali: tutti devono fare fare la loro parte al meglio e nessuno può essere lasciato solo.”.
Durante il summit spazio anche all’analisi dei risultati dell’indagine “Aria pulita per il Veneto: misure di contenimento e buone pratiche per la limitazione dell’inquinamento atmosferico” condotta nelle scorse settimane da legambiente nei Comuni del Veneto con popolazione superiore ai 30mila abitanti. Una ricognizione dello stato dell’arte, degli obiettivi di programmazione e di messa in campo di buone pratiche, utile alla verifica dell’esecuzione nell’ambito del territorio regionale delle misure previste dalla DGR n. 238/2021 e delle altre norme vigenti per il contenimento dell’inquinamento atmosferico e per il risanamento dell’aria, realizzata da Legambiente Veneto in collaborazione con l’Assessorato regionale all’ambiente e le strutture regionali competenti ed il supporto di Arpa Veneto.
Ufficio stampa Legambiente Veneto