Presentati oggi i risultati delle analisi dei campioni d’acqua prelevati dai volontari e volontarie di Goletta Verde sulle coste del Veneto
Venezia 10 agosto 2022 Comunicato stampa
Presentati oggi i risultati delle analisi dei campioni d’acqua prelevati dai volontari e volontarie di Goletta Verde sulle coste del Veneto
11 punti campionati: tutti sono entro i limiti di legge
Legambiente: “investimenti efficaci ma non dobbiamo abbassare la guardia, la depurazione e relativa impiantistica va seguita costantemente. La siccità avrebbe potuto evitare situazioni di sofferenza per le infrastrutture. Nota dolente, l’assenza di informazioni sulle acque ai bagnanti”
Il monito dell’associazione: “esistono altri problemi, come la pesca illegale. Il rapporto Mare Monstrum 2022 fa emergere un alto tasso di sequestri di prodotti ittici e reati lungo le coste”
Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi.
Foto campionamenti Veneto Video Goletta Verde
Oggi a bordo di Goletta Verde, ormeggiata a Venezia presso “Vento di Venezia”, sull’Isola della Certosa, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei risultati delle analisi microbiologiche eseguite da Goletta Verde lungo le coste del Veneto.
Undici i punti campionati dai volontari e dalle volontarie della Goletta Verde lungo le coste venete nella giornata del 19 luglio, di cui tre i campioni prelevati a mare, sette presso foci e canali e un punto campionato nella laguna del Mort.
Alla presentazione dei dati questa mattina erano presenti Alberto Sonino, Isola della Certosa; Stefano Raimondi, Portavoce di Goletta Verde; Maurizio Billotto, Vicepresidente di Legambiente Veneto; Paolo Giandon, Direzione Ambiente e Transizione Ecologica della Regione Veneto, Maurizio Vesco Direttore Dipartimento provinciale ARPAV di Venezia.
Quest’anno la Goletta Verde, insieme alla tutela della biodiversità, mette in evidenza la lotta alla crisi climatica, il rafforzamento del sistema delle aree protette e la promozione delle rinnovabili, a partire dall’eolico offshore. Partner principali della campagna il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, ANEV, Novamont e Renexia, partner AIPE e media partner La Nuova Ecologia.
Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde
I campionamenti di Goletta Verde non si vogliono sostituire ai dati ufficiali sulla balneabilità ma vanno ad integrare il lavoro svolto dalle autorità competenti. Se, infatti, i dati di Arpa sono gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa a seguito di ripetute analisi nel periodo estivo, le analisi di Goletta Verde hanno invece un altro obiettivo che è quello di andare ad individuare le criticità dovute ad una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, il principale veicolo con cui l’inquinamento, generato da un’insufficiente depurazione, arriva in mare.
Degli undici punti campionati: otto campionamenti eseguiti in provincia di Venezia (tre punti nel comune di Caorle, due punti al comune di Cavallino Treporti, e uno rispettivamente nei comuni di Chioggia, Eraclea e Jesolo) e tre in provincia di Rovigo (due nel comune di Porto Tolle e uno a Rosolina).
Tutti entro i limiti di legge i campioni analizzati secondo il giudizio di Goletta Verde.
Nota dolente, in Veneto così come in diverse altre regioni italiane, l’informazione sulla qualità delle acque ai bagnanti in quanto in nessuno degli undici punti monitorati è stata riscontrata la presenza della cartellonistica che indica i valori della qualità delle acque, ormai obbligatorio per legge da diversi anni. Inoltre, solo in due delle sette foci monitorate era presente il cartello di divieto di balneazione.
“I dati sul monitoraggio delle acque delle coste venete, effettuata dagli attivisti e le attiviste di Goletta Verde, non è altro che la cartina tornasole del buon lavoro svolto in termini di depurazione lungo il litorale e nella bassa pianura – è il commento di Maurizio Billotto, vicepresidente Legambiente Veneto – Quindi investimenti efficaci, ma questi parametri tutti entro i limiti ci fanno pensare che la grande siccità di questo periodo ha evitato che emergessero le criticità relative alla scarsa depurazione in diversi comuni della Pedemontana e della media pianura veneta. Il mare veneto, però, ha anche altri problemi come evidenziato dal rapporto Mare Monstrum, come la pesca illegale. Il nostro territorio è risultato quinto per quantità di prodotti ittici sequestrati e al terzo posto per illeciti accertati per chilometri di costa. Non dobbiamo trascurare il tema della biodiversità; la tutela di specie e habitat ha anch’essa positive ripercussioni nel settore del turismo”. I dati emergono dalla 23esima edizione del rapporto Mare Monstrum, elaborato dall’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente su dati di forze dell’ordine e Capitanerie di porto.
“Tutti i campioni prelevati sono risultati entro i limiti di legge. È un segnale incoraggiante ma non dobbiamo abbassare la guardia perché pensiamo che ci sia ancora da lavorare nelle aree dell’entroterra in termini di depurazione delle acque e infrastrutture collegate – dichiara Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde. Il turismo balneare è una risorsa importante per il Veneto, curare gli aspetti legati alla depurazione e all’individuazione di eventuali scarichi abusivi deve essere un impegno costante e diffuso in tutto il territorio. Lavorare bene per incentivare il turismo significa anche tutelare specie e habitat a rischio: l’evento della nidificazione di una tartaruga marina nell’estate scorsa sul litorale di Jesolo è un evento straordinario che si potrà ripetere solo se tutti rispetteremo le nostre spiagge usando pochi e semplici accorgimenti, a partire da una corretta gestione dei litorali ed una efficace azione di informazione ai bagnanti sulla corretta fruizione delle spiagge”.
Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, rinnova ancora la sua storica partnership per la campagna estiva di Legambiente. Da 39 anni il Consorzio è protagonista dell’economia circolare italiana assicurando la raccolta e l’avvio a rigenerazione degli oli lubrificanti usati in tutto il Paese. Grazie alla filiera del Consorzio questo rifiuto si trasforma in una preziosa risorsa tornando a nuova vita: oltre il 98% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti. Lo scorso anno il Consorzio ha recuperato in Veneto 26.884 tonnellate di olio usato.
“La salvaguardia dell’ambiente è la mission del Consorzio, da sempre sensibile alle emergenze ambientali che impongono un intervento fattivo da parte di tutti. In questi quasi 40 anni di attività sono state raccolte più di 6 milioni di tonnellate di olio minerale usato, evitando la sua dispersione nel suolo e nelle acque dei nostri fiumi, laghi e mari.“ spiega Alessia Merlo, Responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Est.
“L’olio raccolto è stato rigenerato per oltre il 98% e riportato a nuova vita per il consumo in Italia. In Europa la rigenerazione dell’olio non supera il 60% ed è per questo che siamo ritenuti, in Europa, un modello di Economia circolare all’avanguardia. Il nostro Paese, grazie all’impegno costante del CONOU sul territorio nazionale, risparmia ogni anno 34 milioni di mc di acqua, 78.000 ton di CO2 in atmosfera, consumo di suolo oltre alle importazioni di prodotti petroliferi con un risparmio di circa 3 miliardi di euro all’anno.
Con questi numeri il CONOU ha dimostrato che il passaggio da un modello di produzione lineare ad un’economia circolare è in grado di accrescere il valore economico e occupazionale del nostro Paese, contribuendo a preservare le risorse ambientali. Il nostro impegno verso l’ambiente continua con la volontà di mantenere questi risultati continuando ad essere un buon esempio in Europa.”
Il monitoraggio scientifico
I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.
LEGENDA
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO = Enterococchi intestinali >200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli >500 UFC/100ml.
FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali>400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli >1000 UFC/100ml.
Ufficio Stampa Goletta Verde 2022
Raffaele Cava | +39 3397973875 | golettaverde@legambiente.it