Legambiente: Livenza nei limiti ma sotto pressione
Operazione Fiumi – Esplorare per Custodire
Legambiente: Livenza nei limiti ma sotto pressione
Preoccupano le criticità chimiche e organiche puntuali e una antropizzazione diffusa
Il 5 luglio a San Stino di Livenza (VE) arriva la campagna itinerante di Legambiente Veneto “Operazione Fiumi – Esplorare per Custodire” realizzata in collaborazione con ARPAV. Durante l’incontro pubblico previsto per domani sera alle 20.45 a San Stino di Livenza presso il Centro Ricreativo e Culturale “Primo Levi” Legambiente Veneto presenterà i risultati della campagna ed insieme a Slow Food Venetorientale si approfondirà il tema della qualità delle acque e della tutela della biodiversità agroalimentare.
Grazie ai campioni raccolti dai volontari e le analisi effettuate dai laboratori ARPA Veneto, la campagna regionale di Legambiente restituisce una fotografia sullo stato di salute dei fiumi, attraverso l’analisi di alcuni parametri di qualità delle acque quali, oltre al famigerato batterio Escherichia coli - i batteri fecali che permettono di verificare lo stato di depurazione delle acque – gli Ftalati ed il Glifosate. Il glifosate è un erbicida di sintesi utilizzato da circa 40 anni in maniera massiccia in agricoltura e del quale Ispra ha già rilevato la presenza di concentrazioni importanti nelle acque superficiali del nostro paese. Novità di quest’anno è la ricerca degli Ftalati, una famiglia di sostanze chimiche impiegate come agenti plastificanti; sostanze quindi riconducibili alla degradazione delle plastiche. Tutti i dati verranno raccolti in un dossier conclusivo.
Secondo i dati raccolti da Legambiente nei 5 punti monitorati nel fiume Livenza, per i parametri di escherichia coli considerati, soltanto un punto supera il valore di 1000 (MPN/100ml),1374 MPN/100ml in località Navolè. Si sottolinea che sopra le 1000 (MPN/100ml) si comincia a prendere in considerazione la possibilità di porre delle restrizioni per uso irriguo, e che il limite consigliato allo scarico deve essere inferiore a 5000 (MPN/100ml).
Secondo Arpav lo stato chimico è risultato Buono in tutti i corpi idrici monitorati tranne che in un tratto intermedio del fiume Monticano per superamenti della concentrazione media annua o massima ammissibile di Idrocarburi Policiclici Aromatici (Benzo(a)pirene, Benzo(ghi)perilene, Eptacloro, Fluorantene) e lungo il fiume Livenza di superamenti della concentrazione media annua di PFOS.
Tra gli inquinanti specifici sono stati rilevati alcuni superamenti dei valori medi annui previsti dalla normativa per gli erbicidi Glifosate, AMPA (prodotto di degradazione del Glifosate), Metolachlor ESA, Tebuconazolo interessanti il fiume Monticano, il rio Cigana ed il torrente Cervada. Problemi più marcati per il Livenza riguardano la sua morfologia, che sempre secondo le indagini di Arpav evidenzia condizioni in prevalenza in stato scadente o moderato, con una qualità biologica dei singoli elementi del fiume prevalentemente scarsa (NDR – in allegato scheda riassuntiva di Arpa Veneto).
Pressioni antropogeniche e alterazioni idrologiche insopportabili per il fiume che sta per questo anche alterando irreparabilmente il suo habitat. Tutti elementi che secondo Legambiente devono richiamare l’attenzione su un ripristino della qualità dell’alveo fluviale e una campagna di monitoraggio più estesa per individuare i punti di immissione degli inquinanti e non solo la loro presenza.
“Il superamento anche quest’anno sebbene in un solo punto del limite di escherichia coli – sembra indicare una situazione migliore rispetto a quella della scorsa edizione – commenta Giulia Bacchiega portavoce della campagna di Legambiente – ma va considerato anche il momento di grave siccità che potrebbe portare i depuratori ad avere meno perdite e la rete idrica secondaria a condurre meno reflui zootecnici. In effetti se i dati drammatici del 2021 erano riconducibili in parte agli sfiori dei depuratori dovuti alle piogge, l’assenza di precipitazioni di quest’anno non trova giustificazioni se non in depurazioni inadeguate”.
Per il circolo locale di Legambiente del Veneto orientale, permangono le preoccupazioni evidenziate nel corso del convegno sulla qualità delle acque della Livenza, organizzato dal circolo il 1 Aprile scorso, dove alla presenza di Arpav e di tutti i gestori del Ciclo Integrato dell’Acqua si erano approfonditi proprie le problematiche emerse negli ultimi anni (PFOS, nell’alto e medio corso, e Glifosate nel basso corso) sotto il profilo dell’inquinamento chimico e quelle sotto il profilo della depurazione dei batteri fecali, la presentazione del piano di investimenti previsto dal gestore LTA. “Un fiume dai colori e dall’apparenza molto bello – conclude Valeria Polo presidente del Circolo locale – ma con dati analitici che da tempo dimostrano puntuali e diffuse criticità che chiedono oltre a più attenzione anche per quanto riguarda gli affluenti, Monticano in particolare, anche più rapidità di intervento. Il problema della depurazione lungo la Livenza non è dunque superato e resta l’urgenza di interventi rapidi da parte degli amministratori locali sul sistema di depurazione, che devono iniziare a coordinarsi per raggiungere l’obiettivo comune di tutelare l’ecosistema lungo tutta l’asta del fiume”.
Operazione Fiumi giungerà al termine con la tappa conclusiva sabato 9 luglio sul fiume Brenta a Curtarolo (PD).
Qui il calendario delle tappe della campagna itinerante Operazione Fiumi: https://www.legambienteveneto.it/operazione-fiumi-esplorare-per-custodire-2022/
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