Sile sotto pressione. Preoccupano illegalità, siccità e depurazione
Comunicato stampa Treviso, 2 luglio 2022
Operazione Fiumi – Esplorare per Custodire
SILE SOTTO PRESSIONE
PREOCCUPANO ILLEGALITÀ, SICCITÀ E DEPURAZIONE
Fa tappa oggi a Treviso la campagna itinerante di Legambiente Veneto “Operazione Fiumi – Esplorare per Custodire” realizzata in collaborazione con ARPAV.
Oltre 30 volontari hanno partecipato alla giornata promossa da Legambiente Treviso alla scoperta del fiume Sile con un’escursione in canoa e a piedi per imparare a riconoscere e vivere l’ecosistema fluviale.
Al termine della mattinata sono stati presentati i risultati dei campioni raccolti dai volontari durante di mese di maggio e analizzati dai laboratori ARPA Veneto. I parametri osservati dalla campagna di Legambiente di quest’anno, oltre al famigerato batterio Escherichia coli – i batteri fecali che permettono di verificare lo stato di depurazione delle acque – sono Ftalati e Glifosate. Il glifosate è un erbicida di sintesi utilizzato da circa 40 anni in maniera massiccia in agricoltura mentre gli Ftalati sono una famiglia di sostanze chimiche riconducibili alla degradazione delle plastiche. Tutti i dati verranno raccolti in un dossier conclusivo.
Secondo i dati raccolti da Legambiente nei 5 punti monitorati nel fiume Sile, per i parametri di escherichia coli considerati, soltanto un punto supera il valore di 1000 (MPN/100ml),1351 MPN/100ml a Santa Cristina. Si sottolinea che sopra le 1000 (MPN/100ml) si comincia a prendere in considerazione la possibilità di porre delle restrizioni per uso irriguo, e che il limite consigliato allo scarico deve essere inferiore a 5000 (MPN/100ml).
Secondo ARPAV lo stato chimico è buono in tutti i corpi idrici monitorati ad esclusione di un corpo idrico del fiume Sile per superamenti della media annua di PFOS e un corpo idrico del fiume Mignagola per superamenti della media annua e della concentrazione massima ammissibile di Eptacloro.
Tra gli inquinanti specifici sono stati rilevati 7 superamenti dei valori medi annui previsti dalla normativa per l’AMPA (prodotto di degradazione del Glifosate), Glifosate, Metolachlor e Metolachlor ESA (NDR – in allegato scheda riassuntiva di Arpa Veneto)
“Essenziale per la realizzazione di Operazione Fiumi è stato il coinvolgimento di giovani volontari, ingaggiati nelle attività di monitoraggio grazie al progetto INNESCO finanziato dalla Regione del Veneto con fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – dichiara Giulia Bacchiega – Responsabile campagne di Legambiente e portavoce di Operazione Fiumi- oltre 50 giovani da tutto il Veneto hanno messo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per contribuire ad una campagna che ha a cuore la salute dei nostri fiumi e delle comunità che li vivono”.
Nonostante l’assenza degli spaventosi picchi di escherichia coli dell’anno precedente i valori riscontrati nei punti campionati non si deve abbassare la guardia sul fronte depurazione, anche considerando il lento scorrere che caratterizza questo fiume di risorgiva e che non ne agevola la capacità autodepurativa.
“I dati di quest’anno – commenta Piero Decandia direttore di Legambiente Veneto – sembrano indicare una situazione migliore rispetto a quella della scorsa edizione: le acque risultano essere meno inquinate da escherichia coli. Va considerato, però, il momento di grave siccità che potrebbe portare i depuratori ad avere meno perdite e la rete idrica secondaria a condurre meno reflui zootecnici. Il problema della depurazione a Treviso non è superato e resta l’urgenza di interventi rapidi da parte degli amministratori locali, che devono coordinarsi per raggiungere l’obiettivo comune di tutelare l’ecosistema lungo tutta l’asta del fiume”.
Il corso del fiume Sile e dei suoi numerosi affluenti risulta nel complesso fortemente antropizzato; pochissime sono le aree che presentano ancora un discreto tasso di naturalità. “In questo quadro già fortemente compromesso dalla presenza e attività umane è necessaria una maggiore sensibilizzazione e cultura attorno a questo fiume – dichiara Fabio Tullio di Legambiente Treviso – Bisogna contrastare con forza i fenomeni di illegalità: è della settimana scorsa la segnalazione di un gravissimo episodio di inquinamento industriale lungo il canale Piavesella con lo sversamento di un tensioattivo utilizzato per la pulizia industriale che ha determinato il divieto di usare l’acqua per scopi irrigui”.
Legambiente sottolinea inoltre come in un periodo di siccità estrema come quello attuale, a cui dovremo abituarci e non considerare più in termini di eccezionalità, deve essere centrale il tema della risorsa idrica e del deflunjjsso ecologico dei fiumi troppo spesso depredati a fini agricoli. Un’agricoltura che dovrà rapidamente e necessariamente adeguarsi al fenomeno del cambiamento climatico.
La prossima tappa di Operazione Fiumi sarà martedì 5 luglio sul fiume Livenza a San Stino di Livenza (VE).
Qui il calendario delle tappe della campagna itinerante Operazione Fiumi: https://www.legambienteveneto.