L’economia circolare delle eccedenze alimentari dalle reti di solidarietà ai sistemi di gestione
Comunicato Stampa
L’economia circolare delle eccedenze alimentari – dalle reti di solidarietà ai sistemi di gestione
Le migliori esperienze di volontariato ad alto valore sociale e a basso impatto ambientale a confronto
Legambiente e Acli: “più collaborazione intersettoriale con le istituzioni per definire delle policies comuni e condivise per la lotta contro lo spreco alimentare”
Si è concluso questo pomeriggio il secondo appuntamento con il Forum regionale per l’economia circolare organizzato da Legambiente, tenutosi per l’occasione nelle sale del Museo Diocesiano in piazza Duomo a Padova con la partecipazione tra gli altri del Vescovo Monsignor Cipolla della Diocesi di Padova, delle Istituzioni locali e regionali presenti con l’Assessora alle politiche sociali Cristina Piva, l’Assessora regionale alla sanità Manuela Lanzarin e la Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Francesca Zottis, del presidente di Acli Veneto Andrea Citron e del portavoce del Forum del Terzo Settore Veneto Marco Ferrero.
Il secondo focus tematico che accompagna questa VI Edizione di Ecoforum Veneto di Legambiente ha messo a fuoco i numeri dello spreco alimentare grazie all’analisi della situazione nazionale elaborate e presentate da Last Minute Market e fatto dialogare tra loro i sistemi virtuosi di gestione delle eccedenze alimentari oggi attivi nella nostra regione grazie all’impegno straordinario e trasversale messo in campo da numerosi Enti di solidarietà del mondo del terzo settore e del volontariato laico e cattolico: dai risultati ambientali, economici e sociali del progetto ReTe SolidA delle Acli provinciali di Padova, che con Legambiente è promotrice dell’evento, alle attività di contrasto alla povertà alimentare messe in atto da Caritas e del Banco Alimentare passando per le esperienze degli Empori solidali e dei Centri Servizi al volontariato.
Uno spaccato di buone prassi ormai consolidate nel Veneto, che ha presentato l’incredibile impatto delle attività di recupero delle eccedenze e le potenzialità di sviluppo oltre che la ricaduta ambientale del loro operato, e che dialogando con gli Enti e le Istituzioni presenti ha fatto emergere l’importanza di questi reti organizzate, capaci di garantire una maggiore capacità di raccolta nella tutela dell’intera filiera e nel rispetto della normativa vigente. A Padova, nel 2021 sono stati recuperati 600.000 kg di derrate per un valore di 2 milioni di euro; 18mila persone raggiunte, 35 enti donatori, 3 catene della grande distribuzione e 4 aziende della ristorazione collettiva. Osservando le tre province di Padova, Rovigo e Verona coinvolte dalle attività presentate oggi, si parla di oltre 2milioni di kg di prodotti recuperati in un anno: significa aver sottratto circa 4000 cassonetti ricolmi di spazzatura dalle strade, per un risparmio di CO2 equivalentee di 6,5 milioni di kg che corrisponde ad almeno 51mila viaggi in auto tra Milano e Napoli.
Secondo Legambiente ed Acli gli interventi hanno sottolineato e reso palese quanto sia forte la richiesta di collaborazione intersettoriale con le istituzioni per mettere a disposizione competenze e dati raccolti negli anni, al fine di contribuire alla definizione delle policies legate alla lotta contro lo spreco e il sostegno alimentare dei più bisognosi.
Un appello è stato rivolto a tutte le realtà del mondo produttivo e della distribuzione per stimolare il loro ingresso in queste reti organizzate di solidarietà, per poter recuperare quanto di utilizzabile oggi viene ancora gettato. un’esortazione ai vari enti benefici per una collaborazione sempre più ampia ed efficace, per moltiplicare le risorse disponibili e qualificare gli interventi nei confronti delle persone bisognose da loro seguite.
“Con le diverse chiusure del 2020 di scuole, attività produttive e di ristorazione, sia totali che a singhiozzo – commentano il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro e il presidente di Acli Padova Gianni Cremonese – abbiamo tutti contratto notevolmente i consumi alimentari fuori dalle nostre abitazioni. La conseguenza si può leggere nella rimodulazione dei flussi delle eccedenze recuperate così come nella quantità di rifiuti organici prodotti, decisamente ridotti a quelli prodotti quasi esclusivamente tra le mura domestiche. Evidentemente molto spreco di cibo è figlio di pratiche di gestione ed educative ancora lontane da standard adeguati di riduzione dei rifiuti e delle disuguaglianze. C’è la necessità – proseguono Lazzaro e Cremonese – di aggiornare e rimodulare i modelli di gestione della ristorazione collettiva e delle mense scolastiche ed aziendali, per continuare da un lato a garantire una corretta ed equilibrata alimentazione supportata da continuo lavoro di educazione alimentare ed ambientale, dall’altro ad ottenere contestualmente una riduzione dello spreco e dall’altro un efficace recupero delle eccedenze alimentari, per un’economia circolare utile alla transizione ecologica”.
Gli appuntamenti di Ecoforum proseguono venerdì 3 dicembre con l’evento conclusivo che vedrà al centro la discussione sul nuovo piano rifiuti regionale a confronto con le opportunità del PNRR per collocare l’economia circolare nella transizione ecologica e la presentazione del rapporto annuale sui Comuni Ricicloni Veneto elaborato da #Legambiente grazie ai dati raccolti dall’Osservatorio Rifiuti di ARPAV
La partecipazione è aperta a tutta la cittadinanza e sarà possibile partecipare sia in presenza con green pass, sia da remoto seguendo la diretta streaming sulla pagina facebook di Legambiente Veneto.
Per iscriversi agli eventi:
http://www.legambienteveneto.
wwww.legambienteveneto.it – ricicloni@legambienteveneto.it – Tel. 0425 27520 – Cell. 328 9489478