Goletta Verde a Jesolo per celebrare lo straordinario evento della nidificazione di una Caretta caretta e la firma del protocollo con Unionmare Veneto
La storica campagna estiva di Legambiente in Veneto per continuare la sua lotta in difesa delle acque e delle coste
Goletta Verde a Jesolo per celebrare lo straordinario evento della nidificazione di una Caretta caretta e la firma del protocollo con Unionmare Veneto
Legambiente “Il protocollo firmato con Unionmare Veneto rappresenta un passo avanti nella salvaguardia dell’habitat di riproduzione delle Caretta caretta. Siamo molto felici di lavorare insieme alle associazioni di categoria per difendere il patrimonio costiero del Veneto”.
Quest’anno la spiaggia di Jesolo è stata teatro di un evento unico, la nidificazione di una Caretta caretta. Il 10 luglio, un esemplare di questa specie protetta ha deposto le sue uova a Jesolo, stabilendo il record del nido più a nord del Mediterraneo.
Ne hanno parlato questa mattina, nella conferenza che si è svolta presso la Terrazza fronte mare del Hotel Bellariva al Lido Casabianca a Jesolo, Maurizio Billotto, Vice Presidente Legambiente Veneto, Katiuscia Eroe, Portavoce Goletta Verde, Valerio Zoggia, Sindaco di Jesolo, Federico Caner, Assessore al Turismo Regione Veneto e il Tenente Francesco Sangermano, Comandante della Capitaneria di Porto di Jesolo, Luca Ceolotto, Università CERT.
Nell’area mediterranea ogni anno si contano circa 7 mila nidi di tartarughe marine. Di questi, fino a qualche anno fa non se ne trovavano che poche decine lungo le coste italiane, ma progressivamente l’areale di nidificazione si è ampliato nel Mediterraneo occidentale, tanto che la scorsa stagione nel nostro Paese sono stati scoperti 250 nidi, concentrati soprattutto in Calabria, Sicilia, Puglia, Campania, Lazio e Toscana. Quest’anno siamo arrivati a 200 nidi, e si spera, entro la fine della stagione, di superare il numero dello scorso anno.
“Sono in crescita le adesioni degli stabilimenti balneari all’iniziativa di Legambiente Lidi amici delle tartarughe marine, che sono arrivati a più di 500, e siamo molto felici che anche Unionmare Veneto abbia deciso di aderire a questa importante iniziativa – dichiara Maurizio Billotto, Vice Presidente Legambiente Veneto. Sono sempre di più gli stabilimenti che scendono in campo a tutela della Caretta caretta. Molte le azioni che si possono intraprendere per favorire la nidificazione delle tartarughe come per esempio la pulizia delle spiagge, cercare di ridurre l’inquinamento acustico e luminoso soprattutto nelle ore notturne, sensibilizzando bagnanti e turisti e segnalando ai centri di recupero tartarughe marine la presenza di nidi o di esemplari di tartarughe. E’ fondamentale intensificare l’azione di monitoraggio dei nidi che, grazie all’ampia rete attivata sui territori da Legambiente, da Nord a Sud vede mobilitarsi sempre più persone per la salvaguardia di questa specie in pericolo. Il nido di Jesolo è stato un evento eccezionale, e speriamo che l’attività coordinata dall’Università di Padova alla quale Legambiente ed Unionmare Veneto vogliono continuare a contribuire, possa continuare attraverso momenti di informazione e sensibilizzazione nei confronti del personale di spiaggia e dei tantissimi turisti che d’estate affollano le spiagge del Veneto”.
Legambiente è da anni impegnata nella salvaguardia della tartaruga marina Caretta caretta, attraverso azioni pratiche di sensibilizzazione e messa in sicurezza dei nidi, e censimento delle schiuse.
Sono infatti a lavoro dall’inizio dell’estate i Tartawatchers di Legambiente, volontari e operatori impegnati nella salvaguardia della specie, già esposta a diverse minacce ancor prima di vedere la luce e affrontare le insidie del mare: la sua nidificazione è infatti particolarmente delicata e ostacolata da fattori come l’inquinamento acustico e luminoso, mentre le uova deposte rischiano di finire preda di altri animali o di essere danneggiate dalle attività dell’uomo sulla terraferma.
“Dopo l’importante riconoscimento da parte dei cittadini europei del Life Award 2021 al progetto TartaLife, che ci ha visti protagonisti con il CNR IRBIM e altri autorevoli partner per ridurre significativamente la mortalità delle tartarughe durante la pesca professionale, l’attivazione del programma Tartawatchers e l’introduzione del nuovo servizio SOS Tartarughe hanno rafforzato la fase fondamentale di monitoraggio e tutela dei nidi – sottolinea Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde. Gli stabilimenti balneari si stanno rivelando luogo strategico per sensibilizzare turisti e bagnanti, ma anche sentinelle preziose per la tutela delle tartarughe, segnalando in prima persona la presenza dei nidi e rendendosi protagonisti di azioni di pronto intervento insieme ai nostri volontari, in un’estate singolare per numero ed estensione delle nidificazioni finora censite. La nidificazione a Jesolo, in una località che ospita milioni di visitatori ogni anno è un segnale di quanto l’aumento delle temperature legato ai cambiamenti climatici influenzi l’ampliamento dell’areale di nidificazione della Caretta caretta. Rivolgiamo un appello a tutti i cittadini chiamati a mobilitarsi in prima persona per segnalare la presenza di questa specie a rischio che, di stagione in stagione, sceglie anche alcune delle nostre più belle coste per nidificare nell’area del Mediterraneo”
Attivo il servizio SOS Tartarughe di Legambiente per raccogliere le segnalazioni di tracce o di piccoli di tartaruga sui litorali italiani. Un invito a cittadini, turisti e bagnanti a mobilitarsi in modo semplice, inviando un messaggio WhatsApp o un SMS al 349 2100989.
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Ufficio Stampa Goletta Verde 2021
Valentina Bifulco | +39 349.1979541 | golettaverde@legambiente.it
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