SOS Fiumi: un’opportunità per segnalare le situazioni a rischio
SOS Fiumi un’opportunità per segnalare le situazioni a rischio
Al via “Operazione Fiumi – Esplorare per Custodire” la nuova campagna di Legambiente Veneto
Legambiente Veneto ha dato il via alla nuova campagna “Operazione Fiumi – Esplorare per Custodire” finanziata dalla Regione del Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali – DGR 910 del 09.07.2020.
La campagna interesserà le principali aste fluviali del Veneto e coinvolgerà volontari e cittadini in campionamenti ed analisi sulla qualità delle acque, nei monitoraggi morfologici dei principali fiumi e corsi d’acqua del Veneto partendo dalle segnalazioni che i cittadini possono fare da pc e smartphone attraverso il sito di Legambiente Veneto, oppure inviando una mail a sosfiumi@legambienteveneto.it
La qualità delle acque è direttamente collegata alla qualità delle nostra acque superficiali ed al loro stato di salute e per questo Legambiente Veneto ha lanciato SOS Fiumi.
«SOS Fiumi vuole essere uno strumento a disposizione dei cittadini per denunciare sversamenti, situazioni di illegalità, la presenza di discariche abusive e rifiuti, lungo i fiumi del Veneto – spiega Giulia Bacchiega, responsabile Campagne Legambiente Veneto – SOS Fiumi è un tassello fondamentale di “Operazione Fiumi” la nuova campagna di Legambiente Veneto, che ha l’obiettivo di coinvolgere famiglie e cittadini in azioni di citizen science e volontariato ambientale per la tutela dei corsi d’acqua».
“Operazione Fiumi – Esplorare per custodire” prevede un percorso a tappe lungo i luoghi più significativi dei fiumi Adige, Po, Bacchiglione Brenta, Sile, Piave e Livenza, e in collaborazione con i partner (comuni, enti profit e no profit) saranno realizzati momenti di sensibilizzazione e approfondimento sulle tematiche che riguardano i nostri fiumi: dal dissesto idrogeologico al taglio delle alberature in prossimità degli argini, dai nuovi inquinanti emergenti al problema delle microplastiche, dal cuneo salino agli impianti idroelettrici.
Il progetto, che si svilupperà in tutto il territorio regionale, ha l’obiettivo di favorire, soprattutto tra i più giovani, la cultura del volontariato ambientale e della tutela della risorsa idrica attraverso l’ambientalismo scientifico, ovvero un approccio che fonda la difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.
I volontari e i cittadini coinvolti avranno la possibilità di seguire un percorso formativo specifico on line sui temi tecnico-scientifici utili al monitoraggio della qualità delle acque e dello stato dei corpi idrici, percorso che sarà curato dal comitato scientifico di Legambiente in collaborazione con i partner ARPAV e l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po.
Nei mesi estivi saranno realizzati eventi e campi di volontariato di prossimità, una o più giornate in cui saranno realizzate attività di volontariato quali: raccolta e il monitoraggio dei rifiuti presenti sugli argini e in acqua, esplorazioni del territorio, indagini ed osservazioni della morfologia e della biodiversità fluviale, incontri informativi sui temi individuati grazie alle segnalazioni dei cittadini, iniziative in collaborazione con enti profit e no profit locali per la conoscenza del territorio, ecc. I risultati dei campionamenti e delle attività svolte durante il progetto saranno poi raccolti in un report finale che sarà pubblicato sul sito di Legambiente Veneto.