Legambiente: “Olimpiadi buona notizia, se al centro saranno l’ambiente, il paesaggio e il rispetto della natura”
Con premesse così stimolanti dobbiamo anche guardare con attenzione all’aspetto ambientale. Sarà proprio la natura uno dei protagonisti indiscussi, ospitando tra le vallate lombarde e venete le gare sulla neve. I meravigliosi panorami imbiancati, però, sono un ecosistema delicato, che va preservato dall’aggressività delle attività antropiche, soprattutto in occasione di competizioni che richiedono strutture fortemente energivore o impianti di innevamento che consumano ettolitri di acqua. L’Italia avrà i riflettori del mondo intero puntati addosso e proprio le Olimpiadi devono rappresentare un’occasione di promozione di sostenibilità, per garantire insieme la buona riuscita dei Giochi e il rispetto dell’ambiente circostante.
Legambiente si augura che le Olimpiadi 2026 possano essere partecipate e condivise, capaci di favorire lo sviluppo locale e la rigenerazione dei territori, invece che sfruttarne le risorse. L’associazione auspica, inoltre, che gli impianti siano predisposti per l’utilizzo futuro delle comunità locali, accompagnati dalla realizzazione di una mobilità efficiente e rispettosa dell’ambiente. Quindi niente grandi opere inutili e avulse dal contesto progettuale che purtroppo hanno accompagnato spesso i grandi eventi in Italia lasciando poi luoghi abbandonati e privi di utilizzo. Servono piuttosto cura dei territori e manutenzione delle strutture esistenti, politiche efficienti di gestione dei rifiuti e la promozione di una presenza ad impatto ridotto negli spostamenti di sportivi e pubblico, ma anche nei materiali scelti per gli approvvigionamenti e le costruzioni.
Siamo convinti che il processo di partecipazione avviato nella preparazione della candidatura sia una condizione utile, ma da incrementare, per realizzare un’Olimpiade davvero sostenibile e compatibile con i territori.
Chiediamo che l’Olimpiade sia realizzata con una bassissima produzione di rifiuti, completamente plastic free, attraverso compensazioni delle emissioni di CO2 e senza alterare il paesaggio e la biodiversità delle nostre montagne. L’Olimpiade potrà sostenere la realizzazione del grande Parco lungo il fiume Po come progetto di mitigazione dell’evento e creazione di nuova natura, un intervento ambizioso che potrebbe diventare il monumento ambientale e paesaggistico delle Olimpiadi di Milano e Cortina.
E’ fondamentale mantenere alta l’attenzione e la vigilanza sulla legittimità di tutti i passaggi amministrativi, aprendo un canale di comunicazione per le segnalazioni dei cittadini e delle associazioni, così come applicare con puntualità e rigore la normativa e le buone pratiche volte a prevenire infiltrazioni criminali e mafiose negli appalti e nei lavori. In ogni caso il corpo associativo di Legambiente continuerà a vigilare e svolgere il ruolo di “sentinelle sul territorio” che da sempre contraddistingue l’attività dell’associazione.
Auguri quindi affinché le Olimpiadi del 2026 segnino un passo deciso per la realizzazione di evento partecipato e sostenibile, dove le questioni ambientali facciano la differenza e la bellezza sia una condizione di realizzazione dei progetti. Lo sport può vincere con la passione ambientale di tutti noi.
Legambiente Lombardia e Legambiente Veneto