Ecomostro Borgo Berga
::jseblod::article::/jseblod::
::panel_article:: ::/panel_article::
::wysiwyg_introtext::
COMUNICATO STAMPA
Diffida a rilasciare ulteriori permessi di costruire nell’area PIRUEA-Cotorossi destinata ad attività residenziale
NUOVA AZIONE AMBIENTALISTA PER FERMARE L’ECOMOSTRO DI BORGO BERGA
Nella giornata di ieri le Associazioni: Legambiente Volontariato Veneto, Italia Nostra, sez. Vicenza, Comitato contro gli Abusi edilizi, Legambiente Parco Retrone Onlus, Circolo Legambiente Volontariato Vicenza e Civiltà del Verde Onlus, hanno inoltrato al Sindaco e al dirigente del Dipartimento Territorio del Comune di Vicenza una lettera di diffida a rilasciare permessi di costruire nell’area “Piruea-Cotorossi” dove è prevista la realizzazione di 14 palazzine residenziali.
::/wysiwyg_introtext::
::my_readmore:: ::/my_readmore::
::wysiwyg_fulltext::
La lettera, che segue l’esposto inoltrato al Corpo Forestale dello Stato quasi un mese fa, è stata inoltrata anche al Genio Civile e al Nucleo Investigativo del Corpo Forestale di Vicenza che, per conto della Procura vicentina, sta svolgendo le indagini sul complesso edilizio di Borgo Berga e i cui lavori, nell’area direzionale/commerciale, sono tuttora in corso.
La diffida è motivata dal fatto che l’intervento previsto dal Piano Attuativo PIRUEA-Cotorossi, nell’area attualmente inedificata e posta sulla sponda sinistra del Bacchiglione, risulta violare la distanza minima di 10 metri dal piede esterno dell’argine (disposta dall’art. 96 lett. f) del R.D. n. 523/1904 – Testo unico sulle opere idrauliche).
La norma statale, che ha carattere assoluto ed inderogabile, è finalizzata a garantire «il libero deflusso delle acque (cfr. Cassazione civile, sez. un., 30.07.2009, n. 17784); essa è cioè tesa a garantire le normali operazioni di ripulitura/manutenzione e a impedire le esondazioni delle acque» (TAR Lombardia, Brescia, Sez. II, 1 agosto 2011, n. 1231).
“Abbiamo già denunciato la palese violazione della fascia di rispetto idraulica, peraltro sotto gli occhi di tutti – commentano Gigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto e Paolo Crestanello del Comitato Abusi Edilizi – dell’ormai tristemente noto Ecomostro di Borgo Berga. Una colata di cemento nella confluenza tra i fiumi Retrone e Bacchiglione che non accenna ad arrestarsi. Attualmente sono in corso i lavori di edificazione della parte direzionale/commerciale e poi sarà la volta del complesso residenziale.
“Con questa diffida – continuano gli ambientalisti – vogliamo dare un segnale forte all’Amministrazione Comunale affinché non autorizzi ulteriori interventi edificatori. Ci auspichiamo, inoltre, che la Procura accolga la nostra richiesta, già contenuta nell’esposto di luglio, di bloccare i lavori edilizi in violazione di legge.
Secondo i firmatari della diffida, va anche considerata con attenzione l’impermeabilizzazione che subirà tale area, destinata in origine a prato e seminativi, e che invece così cementificata rischia di aggravare ulteriormente il rischio idraulico, in considerazione anche del fatto che nel novembre 2010 tutta la zona è stata soggetta ad esondazione e il lotto è stato classificato dall’Autorità di Bacino come “area di attenzione”.
Inoltre, il progetto dell’intero complesso, che comprende oltre alla parte residenziale anche il nuovo Tribunale e diversi edifici commerciali, non solo costituisce un notevole impatto ambientale in una zona a rischio idraulico e limitrofa al centro storico, ma oscura la visuale sulla Villa La Rotonda e incrina la bellezza della Città del Palladio, patrimonio Mondiale dell’Umanità e sito Unesco.
Vicenza, 13 novembre 2013
::/wysiwyg_fulltext::
::panel_article_details:: ::/panel_article_details::
::panel_article_params:: ::/panel_article_params::
::panel_article_meta:: ::/panel_article_meta::
::panel_end:: ::/panel_end::
::jseblodend::::/jseblodend::