CEMENTO SPA 2012 – IL CASO VENETO – LEGAMBIENTE
Corruzione, mafie, illegalità e abnorme consumo di suolo: sono i sintomi di un sistema malato che sta stringendo al collo l’ambiente e l’economia del Veneto. Una realtà che coinvolge tutto il nord Italia. Negli ultimi cinque anni anche il Nord-Italia ha, infatti, registrato dati allarmanti che indicano come questi fenomeni non siano una prerogativa solo del Sud del Paese. E i numeri parlano chiaro: dal 2006 al 2010 ci sono state 7.139 infrazioni, 9.476 persone denunciate, 1.198 sequestri, 9 arresti. Senza contare lo scioglimento forzato o le dimissioni anticipate di consigli comunali per infiltrazioni mafiose, Piani di governo del territorio (Pgt) scritti e riscritti “sotto dettatura”, professionisti sorpresi con la mazzetta in mano – banconote da 200 e 500 euro – e ancora omicidi, sequestri, denunce.
Il Veneto è al terzo posto nella classifica di illeciti nel ciclo del cemento con un incidenza di 4,9 reati ogni 100 kmq dal 2006 al 2010, mentre a proposito di cementificazione, l’11% del suolo regionale risulta urbanizzato (media nazionale 7,6%) confermandosi un territorio a rischio ambientale.