La Goletta Verde arriva a Venezia
Venezia, 25 giugno 2013
La Goletta Verde arriva a Venezia
Laguna da “formula uno”: barche, taxi e mezzi pubblici fuori legge
Nel canale otto volte su dieci superati i limiti di velocità
Legambiente lancia l’appello per un green new deal della navigazione in Laguna: “La città famosa in tutto il mondo per la sua bellezza può diventare un modello altrettanto unico di navigazione sostenibile, puntando su un mix di tradizione ed innovazione. Ora più controlli e stop alle grandi navi nel centro storico”
E nella regione veneta in un anno sono raddoppiate le infrazioni al codice della navigazione: 148 trasgressioni riscontrate con un incremento del 55,6 per cento, 158 le persone arrestate e denunciate e 44 i sequestri effettuati
I dati dell’esperimento di Legambiente saranno illustrati questa sera, alle ore 19 all’Isola della Certosa, nel corso dell’incontro “Navigare con Bellezza.
Caccia ai “pirati della Laguna”: otto volte su dieci sfrecciano nel canale con velocità superiori a quelle consentite, inquinando e trasformandosi in un pericolo per la pubblica incolumità, in particolare per mezzi privati e taxi che sono risultati “fuorilegge” in oltre il novanta per cento dei casi. È quanto emerso dal rilevamento dei limiti di velocità effettuato dai volontari di Legambiente, in occasione del passaggio a Venezia della Goletta Verde, la campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani. Per il ventottesimo anno consecutivo, la storica imbarcazione ambientalista, realizzata anche con il contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio Oli Usati, è tornata a navigare per combattere le illegalità che interessano il mare e la costa e fino a domani farà tappa in Veneto prima di proseguire il suo periplo per l’Italia.
Il monitoraggio è stato effettuato all’isola della Certosa, presso il Pontile del vaporetto, nelle giornate di venerdì 21, sabato 22, domenica 23 e lunedì 24 giugno, per un totale di sei ore. Le imbarcazioni monitorate dal sistema di rilevamento della velocità utilizzato dai volontari di Legambiente sono state 82, su un totale di 689 barche (di cui 136 taxi, 142 vaporetti, 133 barche tradizionali, 195 barche moderne, 13 barche da lavoro, 33 barche a vela, 37 lancioni turistici), che hanno attraversato il tratto. La velocità media rilevata è stata di 28,7 km rispetto ai 20 consentiti (considerando i soli mezzi fuorilegge la velocità media passa a 30,4 km/h). Il picco assoluto è stato di 54 km/h raggiunto da un mezzo privato nel rilevamento del 21 giugno.
I dati dell’esperimento di Legambiente saranno illustrati questa sera, alle ore 19 all’Isola della Certosa, nel corso dell’incontro “Navigare con Bellezza.
“I rilevamenti effettuati dai volontari di Legambiente testimoniano ancora di più la necessità di rafforzare il sistema di vigilanza riguardo la moderazione della velocità massima delle imbarcazioni da diporto e da trasporto all’interno dei canali lagunari al fine di limitare il moto ondoso e di favorire un controllo costante dei flussi di transito – dichiara Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto. Si tratta di un punto fondamentale per attuare un cambiamento del modo di muoversi in Laguna, che sia più sostenibile per l’ambiente e possa garantire al tempo stesso più sicurezza. Spostarsi e navigare nel pieno rispetto della Laguna, delle sue specificità ambientali e della qualità della vita dei suoi abitanti è possibile e può essere fatto in maniera sostenibile. E’ per questo che nell’incontro di oggi lanciamo l’appello per un green new deal della navigazione a Venezia: un sistema di mobilità integrato capace di coniugare in parallelo modalità tradizionali di navigazione, come quelle a vela o remi, con l’utilizzo imbarcazioni a propulsione ibrida ed alimentate con energia solare rappresenta un percorso tecnologicamente realizzabile e sostenibile, utile a garantire gli spostamenti di turisti e cittadini limitando al contempo emissioni atmosferiche, inquinamento acustico e moto ondoso all’interno della Laguna. Rimane, infine, assolutamente prioritario vigilare sul divieto assoluto di scarico in acqua di oli, acqua di lavaggio e sostanze pericolose, ricordando la valenza ecologica della Laguna – conclude Lazzaro -, che deve essere tutelata partendo proprio dalla buone pratiche nel settore nautico e dalla concezione della mobilità slow”.
Anche i dati del rapporto “Mare Monstrum” di Legambiente evidenziano una regione dove sono in crescita fenomeni d’illegalità legati alle infrazioni al codice della navigazione, tra cui proprio gli eccessi di velocità. I dati delle forze dell’ordine e delle Capitanerie elaborati dall’ultimo dossier di Legambiente mettono un risalto un raddoppio delle infrazioni al codice della navigazione. Se nel Veneto, lo scorso anno (dati relativi al 2011), venivano segnalate 63 trasgressioni quest’anno (dati 2012) il rapporto segnala 148 infrazioni al codice di navigazione, un incremento del 55,6 per cento. Così come aumentano più del doppio le persone arrestate e denunciate per questi reati (158 rispetto a 77) e i sequestri (passati da 28 da 44).
Altro passaggio fondamentale per l’attuazione di un green new deal della navigazione passa necessariamente attraverso lo stop alle grandi navi nel centro storico. Venezia è la città più battuta dalle navi da crociera e inserita tra le zone off-limits previste dal famoso “decreto rotte”, approvato nel marzo dello scorso anno dopo la tragedia della Costa Concordia e che avrebbe dovuto tenere a distanza (due miglia) le navi superiori alle 500 tonnellate dalle aree più pregiate del nostro Paese . In realtà le navi continuano tranquillamente a passare nel canale di San Marco per offrire ai turisti l’emozione di toccare il campanile più famoso del mondo, dal momento che il provvedimento di legge prevede che entri in funzione il divieto solo quando sia stata individuata un’alternativa. Il che in Italia equivale a un rinvio sine die. Secondo i sostenitori del passaggio delle navi la sicurezza sarebbe abbondantemente garantita perché si tratta di navi rimorchiate che non superano i 6 nodi, una giustificazione che fa rabbrividire dopo quanto è successo al porto di Genova, dove la Jolly Nero poco meno di due mesi fa ha distrutto la torre dei piloti causando la morte di nove persone. In quel caso la nave viaggiava rimorchiata a 3,7 nodi, una velocità considerata eccessiva per la Procura che sta indagando. Legambiente ribadisce la necessità di trovare un’alternativa a San Basilio ed evitare che le grandi navi arrivino nel centro storico.
TABELLA DEI RILEVAMENTI VELOCITÀ
MEZZI |
% SUPERAMENTI |
% SUPERAMENTI |
NUMERO |
VELOCITÀ |
Mezzi pubblici |
35,2 |
20 |
17 |
28 |
Privati |
97,1 |
42,8 |
35 |
31,1 |
Taxi |
96,2 |
44,4 |
27 |
31 |
Altri mezzi |
100 |
66,6 |
3 |
33,6 |
Note:
Luogo: Isola della Certosa (Pontile Vaporetto)
Periodi monitoraggi: venedi sera 18 -19; sabato dalle 21 alle 22, sabato 11 alle 12; sabato dalle 17,30 alle 18,30; domenica dalle 18 alle 19; lunedi 10,30 alle 11,30
ATTENZIONE. Purtroppo, rispetto a quanto annunciato precedentemente, l’attrice Ottavia Piccolo, non sarà presente questa sera all’appuntamento di questa sera promosso all’Isola della Certosa a bordo della Goletta Verde.
Goletta Verde è una campagna di Legambiente
Main partner: COOU
Partner tecnici: Corepla, Nau, Novamont, Solbian
Media partner: La Nuova Ecologia, PescaTv – canale Sky 236, Rinnovabili.it
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