UNO SCHIAFFO ALLA RINASCITA GREEN DI PORTO MARGHERA
Comunicato stampa Venezia 26 aprile 2013
Via libera al revamping della Alles (gruppo Mantovani): uno schiaffo alla volontà di rinascita green di Porto Marghera. Legambiente invita alla conferenza promossa, in collaborazione con l’Osservatorio ambiente e legalità, con l’assessorato all’ambiente del comune di Venezia e l’assemblea contro il rischio chimico di Marghera per la sera del 3 maggio presso la sala della municipalità di Marghera per discutere di possibili strade di rinascita di Porto Marghera.
Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto n. 36 della delibera n. 488 del 10 aprile 2013 la giunta regionale ha dato giudizio favorevole di compatibilità ambientale (che costituisce variante allo strumento urbanistico comunale e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori) e rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale del progetto di revamping dell’impianto di ricondizionamento di rifiuti speciali anche pericolosi di proprietà della ditta Alles S.p.a. – Azienda Lavori Lagunari Escavo Smaltimenti. Ricordiamo che il capitale sociale della Alles è interamente di proprietà della ditta Impresa di Costruzioni Ing. E. Mantovani S.p.a. oggi al centro delle cronache giudiziarie per frode fiscale e per la gestione non trasparente dell’affare delle grandi opere nel Veneto.
Contestualmente alla richiesta di autorizzazione del revamping Alles avanzava domanda di Valutazione di Impatto Ambientale, di Autorizzazione Integrata Ambientale e di approvazione del progetto di revamping di ricondizionamento dell’impianto già esistente e che fino ad ora si è occupato del “trattamento di rifiuti (raggruppamento, miscelazione di rifiuti, trattamento chimico-fisico tramite equalizzazione, aggiunta di reagenti, disidratazione meccanica di rifiuti pompabili e il trattamento chimico-fisico tramite stabilizzazione, igienizzazione dei fanghi non pompabili e terre tramite aggiunta di calce, effettuata direttamente nella vasca di stoccaggio, raggruppamento e miscelazione dei rifiuti) costituiti da terre e rocce da scavo, anche provenienti da bonifiche di siti contaminati, e da fanghi dei dragaggio dei sedimenti lagunari. I trattamenti ammessi in impianto”.
La commissione Regionale VIA il 12 settembre 2012 ha espresso il proprio parere favorevole, nonostante i pareri contrari espressi della Provincia di Venezia e del Comune di Venezia in sede di istruttoria.
Occorre mettere in luce come la commissione Via regionale – il cui parere è stato decisivo nella approvazione del progetto di revamping – è di nomina politica – ed infatti viene rinominata ad ogni cambio di giunta rendendola di fatto asservita alla volontà politica della potere politico – e la sua composizione lascia molti dubbi sulla fondatezza dei suoi pareri. Non siedono infatti in commissione ad esempio geologi, trasportisti o biologi come di fatto richiede la legge regionale istitutiva.
Per altro il parere degli enti locali, che in questo caso hanno avanzato fondati dubbi di merito sul progetto, vengono ignorati grazie alla preponderanza numerica dei componenti. Ricordiamo che sulla composizione della commissione Via regionale e possibili conflitti d’interesse dei suoi membri pende un esposto alla commissione europea promosso da una serie di associazioni ambientaliste.
Un elemento molto preoccupante è il via libera all’arrivo di rifiuti anche da zone esterne all’ambito lagunare e al sito di interesse nazionale di Porto Marghera. Una decisione che contrasta con la nuova vocazione – produzioni sostenibili e rilancio industriale nel segno della green economy – di Porto Marghera già teatro in passato, come è noto, di peculiari incroci di interessi economici-ambientali con conseguente devastazione territoriale.
p. Legambiente Veneto
Luigi Lazzaro