VERSO RIFIUTI ZERO
Proposta di posizione regionale di Legambiente Veneto per la gestione dei rifiuti nella Regione Veneto nell’elaborazione del nuovo Piano Regionale Rifiuti Urbani
in queste settimane si sono aperti i termini per le osservazioni al piano regionale veneto dei rifiuti. Il nostro obiettivo, attraverso mesi di lavoro, è stato quello di provare a produrre un documento di posizione regionale sul tema rifiuti, con una voce sola, autorevole, che porti l’esperienza e la visione d’insieme nazionale e regionale e veicoli principi generali e validi per tutti i territori.
Partendo da questa premesse, abbiamo assieme a voi stilato dieci punti con l’aiuto di Marco Ricci e di Devis Casetta, due tecnici legambientini che conoscono molto bene il mondo dei rifiuti nel Veneto, e che hanno proposto un decalogo che durante l’ultima assemblea regionale a Rovigo, dopo aver inizato a parlarne lo scorso ottobre 2012 ed aver ricevuto vostricommenti ed integrazioni, abbiamo
discusso e varato.
Se c’è un senso nel fare la Legambiente è quello di fare il bene degli interessi generali, non quelli di una sola e ristretta comunità: Legambiente si è sempre fatta carico di posizioni anche scomode, impopolari, spesso invise al comitatismo più acerbo e scambiate per compromessi a priori e vicinanza alle istituzioni. Non lo sono mai state e mai faremo in modo che lo diventino, sono e saranno sempre posizioni che cercano il confronto e la mediazione solo con le forze in campo e
con i dati scientifici a disposizione.
Un passo importante quello di aver condiviso una linea generale, sulla quale ovviamente mantenere aperta la discussione e l’attenzione, su cui basare tutte le nostre prossime osservazioni al PRRU, per incanalare attraverso legambiente veneto una serie di importanti e ponderate osservazioni nella speranza che la loro fondatezza possa creare consenso anche nelle stanze della Regione.
I dieci punti sono principalmente punti di principio. Si basano su quegli assunti, condivisi nelle assemblee (a maggioranza, va detto e non unanimemente) molto partecipate. La necessità di rottamare lo smaltimento in discarica, lo stop a nuovi inceneritori, inutili e dannosi ed anzi la chiusura delle linee più obsolete, l’aumento del riciciclaggioe degl impianti a questo dedicati, la
prevenzione ela riduzione come primo assoluto obiettivo per una credibile e coordinata strategia di transizione verso rifiuti zero. Prima di tutto ridurre gli sprechi.