NASCE I PONTI E LA SELVA
Siamo lieti di annunciare la nascita del nuovo Circolo Legambiente di Selvazzano Dentro: I PONTI E LA SELVA. Paese di oltre 20mila abitanti in provincia di Padova al centro di un’area di alto valore naturalistico e paesaggistico.
Con quest’ultimo arrivato arrivano a quota 40 i circoli di Legambiente in Veneto. La scelta della forma associativa legata alla nostra associazione dimostra come essa continui ad essere un esempio di civiltà ambientale a cui riferirsi, a cui ispirarsi. Un simbolo chiaro, forte, riconoscibile che dà valore, attraverso i valori che difende e diffonde. Insomma una casa accogliente e dalle solide fondamenta.
Qui di seguito le dichiarazioni del neopresidente PAOLO CESTARO:
“Il nostro percorso è partito tre anni fa da un Comitato spontaneo sorto per contrastare l’eccessiva cementificazione del territorio e difendere il verde rimasto. Anni in cui abbiamo potuto sperimentare le forme con le quali il potere, in tutte le sue forme: politiche, amministrative, locali e centrali, si è appropriato del territorio.
Legambiente è quindi l’approdo naturale di questa esperienza.
Chi come me è nato appena finita la guerra, ha conosciuto un mondo in cui il lavoro umano e la produzione di beni avevano grande valore. La presenza dell’uomo era in equilibrio con la natura vista come fornitrice di tali beni, la produzione di cibo era considerata prioritaria. Il denaro, garantito dalle riserve auree, corrispondeva alla reale ricchezza del Paese e non alle masse monetarie virtuali messe in moto dalla speculazione finanziaria. I tessuti urbano e agricolo si compenetravano e completavano, la forma delle città e delle campagne derivava dalle esperienze tramandate nelle generazioni. I corsi d’acqua erano considerati una risorsa economica e non un ostacolo all’urbanizzazione. Il paesaggio non era selvaggio ma già segnato dalla presenza umana, nel senso di un equilibrio frutto del lavoro dell’uomo e dell’esperienza. Il territorio a sud e ad ovest di Padova è ancora così: ricco di acque, di reperti agricoli e d’arte sparsi nella campagna, di risorse naturali uniche.
Attraente per chi voglia fare speculazioni edilizie di qualità e non:
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formulando Piani Regolatori in cui le aree ancora edificabili rappresentano oltre il 40 % della superficie comunale
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creando città satelliti irrazionalmente distribuite a macchia di leopardo sul territorio, che frammentano le comunicazioni fra gli uomini ed i servizi e rendono sempre più necessario l’uso dell’automobile. Che diminuiscono e rendono meno praticabili le aree agricole disponibili e frammentano i bacini di laminazione naturali per lo smaltimento delle esondazioni
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demolendo il costruito che è la nostra memoria, per far posto a costruzioni pensate per una metropoli e non per un paesaggio cittadino e rurale.
La colpa di tutto ciò non è imputabile ad una singola amministrazione, ma è il risultato di una mentalità che crede che il progresso e la civiltà di un popolo si misurino solo con la quantità di edifici e strade che esso realizza. Operando ormai da un anno come Gruppo di Legambiente, ci siamo resi conto quanto grande e variegato sia il mondo delle Associazioni che a vario titolo si occupano di ambiente. Se questa enorme massa di persone motivate e di buona volontà riuscisse ad aggregarsi e a formulare una proposta politica, potrebbe condizionare in senso positivo lo sviluppo dei nostri territori.
E’ quello che auspichiamo e l’obiettivo per cui d’ora in avanti lavoreremo.”