RIDURRE SI PUO… E CONVIENE!
Gli imballaggi, se li conosci li eviti! Il 60% del volume e il 40% del peso dei rifiuti degli italiani è costituito da imballaggi. Non sono sempre indispensabili alla conservazione e al trasporto dei beni ma troppo spesso utili solo a una maggiore visibilità del prodotto, finiscono dalla busta della spesa direttamente nella spazzatura con un impatto non solo ambientale: gli imballaggi li paghiamo 2 volte, con l’aquisto e per smaltirli! Quindi, Disimballiamoci! Fate sempre attenzione a cosa comprate: preferite i prodotti alla spina, la frutta e la verdura sfusi, evitate tutti gli involucri inutili.
La diffusione delle buone pratiche sulla raccolta differenziata negli ultimi 15 anni ha prodotto degli importanti risultati in aree significative del Paese. Lo stesso purtroppo non è avvenuto sulla riduzione della produzione dei rifiuti, nonostante siano ormai numerose le esperienze locali sulla prevenzione: si va dai piani regionali o provinciali che promuovono azioni concrete sulla riduzione alla tariffa puntuale di Comuni e Consorzi, dalle esperienze di vendita alla spina di prodotti detergenti o alimentari alle iniziative per promuovere il riuso dei beni, dalle campagne di promozione dell’uso dell’acqua “del Sindaco” agli acquisti verdi, dalla riduzione degli scarti di beni alimentari in scadenza nella Grande distribuzione organizzata da destinare alle mense per i più bisognosi all’organizzazione di feste o sagre sostenibili. Si tratta di tante iniziative lodevoli che dovranno essere replicate il più possibile in tutta Italia.
La diffusione delle buone pratiche locali sulla prevenzione è quindi molto importante, ma da sola non basta. E’ necessario promuovere iniziative strutturali di carattere nazionale, che devono coinvolgere in primis il mondo della produzione e quello della distribuzione, come richiesto anche dalla nuova direttiva europea sui rifiuti che, tra gli impegni per ogni Stato membro, prevede entro il 12 dicembre 2013 la redazione del Programma nazionale di prevenzione.
Nel nostro Paese, con l’approvazione della legge n. 28 del 24 marzo 2012 (legge di conversione del DL 2/2012), entrata in vigore il 25 marzo 2012, la scadenzaè stata anticipataal dicembre 2012. Il prossimo autunno sarà quindi determinante per la definizione del Programma e per mettere le basi di una concreta politica di riduzione dei rifiuti in Italia, che non potrà prescindere dal coinvolgimento di tutti gli attori del ciclo dei rifiuti (governo, enti locali, industria, grande distribuzione organizzata, commercianti, agricoltori, artigiani, aziende di igiene urbana, ambientalisti, consumatori, etc.).
All’inizio del 2011 abbiamo vinto la battaglia per mettere al bando i sacchetti di plastica, ora è il momento però di farci promotori di azioni virtuose volte al risparmio. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, acquistare in modo giusto è fondamentale non solo per ridurre i rifiuti in commercio, ma anche per abbattere i costi. Acquisti consapevoli significano prodotti alla spina, frutta e verdura sfusi, packaging ridotto. Non acquistare dunque inutile pubblicità fatta di involucri ingombranti spesso sproporzionati rispetto al contenuto e messi lì solo per pubblicizzarne la marca.
Questo il messaggio che la campagna vuole continuare a portare oggi più che mai all’attenzione dei cittadini: Ridurre si può…e conviene!
Vi aspettiamo quindi davanti ai supermercati e nelle piazze per condividere nuove idee sul risparmio.
23, 24 e 25 novembre, Ridurre si può!
Presto su questa pagina tutti gli appuntamenti di Ridurre si può.
Per i Circoli di Legambiente: adesione online
Per maggiori informazioni chiamate lo 06/86268418 oppure scrivete a campagne@legambiente.it