Appalti pubblici, due protocolli a Verona per ‘blindare’ il settore dalle infiltrazioni mafiose
“La prefettura di Verona ha siglato questa mattina due protocolli, uno con il comune, l’altro con l’azienda ospedaliera della città, per prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici relativi, rispettivamente, ai ‘Lavori per il completamento dell’anello circonvallatorio a Nord – Traforo delle Torricelle’ e alla ‘realizzazione dell’Ospedale del Bambino e della Donna di Borgo Trento e dell’Outpatient clinic e ristrutturazione del monoblocco di Borgo Roma’ (leggilo qui).
Le novità introdotte dai protocolli
Queste le soglie ridotte, tranne alcune eccezioni, previste per le verifiche atimafia:
– contratti di appalto di lavori : 200.000 euro invece di 5.000.000;
– contratti di fornitura di beni e servizi: 100.000 euro invece di 200.000;
– sub-appalti e sub–contratti: 50.000 euro invece di 155.000.
Per quanto riguarda il monitoraggio nella fase dei lavori attraverso il referente di cantiere, le intese assegnano a questa figura anche il compito di redigere un rapporto settimanale indicando le ditte sub appaltanti o simili impiegate, le targhe dei mezzi presenti, i nominativi dei dipendenti e delle altre persone autorizzate all’accesso.
Tra le altre novità ‘anti-infiltrazione’ previste nei protocolli si segnala anche la penale pari al 10% dell’importo contrattuale a carico delle società che subiscono la risoluzione automatica del contratto a causa dell’emersione, dopo la stipula, di indizi di infiltrazione mafiosa nella loro struttura. Infine, anche le imprese sono chiamate a fare la loro parte a tutela della legalità degli appalti, con l’obbligo di denuncia degli eventuali tentativi di condizionamento mafioso e l’impegno a rendere tracciabili i flussi finanziari utilizzando per i pagamenti solo intermediari autorizzati”.