Tangenziale di Mogliano Veneto: asfalto selvaggio nel nome del passante
Tangenziale di Mogliano Veneto: asfalto selvaggio nel nome del Passante Legambiente: “Una strada ad alto scorrimento come panacea per risolvere il traffico lungo la tangenziale di Mestre? Ma il passante a cos’è servito? Urgente un freno al consumo di suolo e al proliferare di opere stradali inutili, dannose e costose”
Continua la battaglia dei cittadini di Mogliano per la difesa del parco della Fondazione Giuseppe Boldini dalla costruzione di una nuova bretella di collegamento tra il Terraglio e la rotatoria sulla provinciale di via Zermanesa, a Zerman di Mogliano. Il completamento della tangenziale nord – ovest di Mogliano comporterà una spesa di 9 milioni di euro tagliando in due il parco.
Leggi l’appello della Fondazione Giuseppe Boldini
Il progetto di costruire tale strada risale a vent’anni fa, quando esisteva una effettiva necessità di smaltire il traffico nel paese di Mogliano, indotto dalle grosse problematiche di intasamento della Tangenziale di Mestre.
Oggi con il Passante di Mestre a regime non sussistono più problemi di traffico tali da giustificare un simile progetto. Il traffico esistente a nord di Mogliano si smaltisce regolarmente con la viabilità ordinaria. Il consistente investimento già effettuato per la creazione della Tangenziale nord-ovest si dimostra, a posteriori, assolutamente ingiustificato.
“Non sono queste le opere di cui ha bisogno il territorio – dichiara Luigi Lazzaro, Presidente di Legambiente Veneto – piuttosto si dovrebbero tramutare quei 9 milioni di euro in risorse per il trasporto pubblico ferroviario, per la salvaguardia idrogeologica e la tutela della bellezza, del paesaggio e dei beni storici e culturali. Ci chiediamo con che coraggio la Regione abbia sbandierato lunedì scorso a Mira (Ve) un fantomatico nuovo piano paesaggistico, con la pretesa di convincere cittadini ed ambientalisti dell’esistenza di una reale volontà di tutela del territorio, quando la realtà che viviamo a Mogliano Veneto come in numerosissimi altri territori di questa regione è l’antitesi: una continua e insensata pioggia di asfalto che sta offendendo il nostro territorio, portando con se disagi, inquinamento, traffico, cementificazione e consumo di suolo, oltre a non così remoti rischi di infiltrazioni criminali nella realizzazione di questo tipo di opere, come emerge anche nell’ultimo “Rapporto ecomafia 2012″ di Legambiente.”
La strada in progetto verrebbe a tagliare vari appezzamenti agricoli, un parco naturale e d’arte, un angolo di storia, cultura e verde non antropizzato che non possiamo permetterci di perdere in nome di un insensato sviluppo viario, fuori dal tempo, che comporterebbe una ulteriore inutile devastazione del territorio veneto già ampiamente depauperato.
Il parco appartiene alla Fondazione intitolata alla figura di Giuseppe Boldini, noto artista e pittore veneziano, ed e’ cuore pulsante di numerose attività culturali e artistiche. Una nuova strada a sfregio di quest’area, per ciò che rappresenta e promuove, e’ dunque secondo Legambiente un vero affronto alla bellezza, che pur tra enormi difficoltà, aggressioni urbanistiche e tagli dei fondi ad essa destinati, questo Paese sa ancora produrre.
Legambiente Veneto accoglie e sostiene l’appello della Fondazione Giuseppe Boldini e dei cittadini di Mogliano che denunciano un nuovo spreco di denaro pubblico e pessima gestione del territorio nella provincia di Treviso, con la costruzione di una nuova strada ad alto scorrimento “Tangenziale nord – est”, inutile e dannosa per l’ambiente oltre che distruttiva del Parco della Fondazione. È per questo motivo che l’associazione invita tutti i cittadini a rendersi protagonisti delle scelte di governo del territorio firmando la petizione, rintracciabile sul sito della fondazione www.fondazionegiuseppeboldini.it/ ed anche sul proprio sito www.legambienteveneto.it e nei social network dedicati.