La Ferrovia tra Venezia e trieste può il territorio essere protagonista delle scelte
Dopo l’incontro del 14 giugno scorso a Mestre, Legambiente promuove la sintesi degli interventi, proponendo una serie di richieste da portare all’attenzione del Commissario Mainardi, delle Amministrazioni Locali e dell’opinione pubblica. La volontà è quella di coinvolgere più soggetti possibili nella discussione aperta rispetto alla progettazione dell’AC/AV i territorio veneto, allo scopo di recuperare e promuovere il ruolo decisionale dei territorio attraverso la partecipazione ai processi in atto.
Considerata l’esperienza friulana e vista l’evoluzione che l’analisi e la partecipazione pubblica hanno apportato all’idea iniziale di corridoio ferroviario, pensiamo sia necessario ripensare quanto sta avvenendo nel territorio veneto avanzando queste proposte:
Chiediamo al Commissario di confermare la bocciatura del cosiddetto tracciato litoraneo e la sospensione della relativa procedura di VIA che, inspiegabilmente, sta proseguendo.
Invitiamo il Commissario a ridefinire i tempi dettati (fine giugno) in modo da rendere possibile un reale processo di partecipazione. Riteniamo importante ricordare gli impegni assunti dal Governo nella figura del Presidente del Consiglio e dello stesso Ministro alle Infrastutture.
L’avvio di un percorso di partecipazione che raccolga tutti i contributi necessari ad individuare i bisogni e le aspettative del territorio, nonchè i timori.
Consideriamo fondamentale formulare una vision delle mobilità che vogliamo nel prossimo futuro e solo su di essa arrivare a definire le strategie di trasporto, l’eventuale potenziamento dei corridoi esistenti, le modalità con cui vogliamo ottenere la velocizzazione dei tempi di percorrenza per tutti i soggetti interessati. Solo da questo punto di partenza si può cominciare a ragionare sulla progettazione delle opere definite necessarie. In quanto al trasporto su rotaia, riteniamo fondamentale partire dai servizi ai Pendolari (SFMR), per arrivare alle merci, potenziando l’intermodalità soprattutto con i porti e i corridoi già previsti (nord-sud ed est-ovest), ed ai collegamenti tra capoluoghi di regione migliorando tecnologie di gestione delle linee, velocizzandole e riducendo gli attuali impatti sull’ambiente.
Chiediamo l’avvio di un tavolo UNICO con la partecipazione di tutti gli amministratori locali, Provincia e Sindaci, e la nomina di un tecnico che rappresenti il territorio nel confronto tra Commissario e tecnici di RFI.
Invitiamo gli Amministratori ad uscire dal proprio confine territoriale, avviare il confronto con il Friuli Venezia Giulia, approfondendo le esperienze fin qui maturate in quei territori, in modo che l’ipotesi del corridoio sia effettivamente utile a tutto il bacino dell’Alto Adriatico in un ottica di miglioramento e potenziamento del ferro in alternativa alla gomma.
Hanno sottoscritto il presente documento:
Wwf Veneto, Italia Nostra Veneto, Cia, Confagricoltura e CoopAgri