Bankitalia: le operazioni sospette confermano che rifiuti, cave ed eolico sono infiltrati dalle mafie
Segnaliamo l’interessante articolo di Roberto Galullo che riporta i dati di un efficace osservatorio per monitorare l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia come quello rappresentato dall’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia, che svolge compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio attraverso l’esame e l’analisi delle operazioni sospette.
“I dati delle segnalazioni di operazioni sospette evidenziano che l’infiltrazione delle mafie è particolarmente rilevante in alcuni settori, tra i quali lo smaltimento dei rifiuti e la produzione di energia eolica.
Le segnalazioni relative a imprese operanti nel settore dello smaltimento e riciclaggio di rifiuti (in particolare rottami metallici e rifiuti pericolosi) sono state oltre 300 nel 2010; tale attività è di particolare interesse per le organizzazioni criminali in quanto offre la possibilità di profitti molto consistenti (a fronte di guadagni unitari bassi, i volumi di fatturato sono molto ampi). Altro settore “catturato” dalle mafie è quello del movimento terra e della gestione di cave. L’infiltrazione avviene attraverso l’utilizzo delle cave abusive che, una volta esaurite, vengono usate come discariche illegali e determina un costo collettivo rilevante in termini di danno per l’Erario e per l’ambiente (con la declassificazione dei rifiuti da pericolosi a non pericolosi), nonché effetti distorsivi per il mercato.
Significativa è l’infiltrazione – sottoliena ancora la relazione di Bankitalia consegnata ai mebri della Commissione parlamentare antimafia – nel settore dell’energia eolica in alcune regioni meridionali, soprattutto in Sicilia e in Calabria”.