Patto per la legalità: la proposta della CGIL Veneto accolta dal Presidente della Regione e dalle forze economiche
La crescita dell’economia illegale ed il pericolo di un salto di qualità dell’infiltrazione malavitosa nel tessuto imprenditoriale veneto, anche a fronte della crisi, stanno destando un forte allarme nel mondo sindacale e la CGIL regionale ha deciso di proporre alle forze economiche, sociali ed istituzionali la definizione di un Patto per la Legalità.
“Bisogna ora compiere ulteriori passi in avanti – ha detto nella relazione introduttiva il Segretario Generale della CGIL del Veneto, Emilio Viafora – ed estendere il controllo sulla regolarità a tutta la filiera del valore così da rilanciare l’imprenditoria sana e cacciare quella irregolare che utilizza le violazioni contrattuali, l’evasione, l’usurpazione e la violenza come fattori di competitività”.
In particolare la proposta della CGIL veneta si articola in 10 punti:
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LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE
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TRACCIABILITÀ
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POTENZIARE TUTTE LE AZIONI DI VIGILANZA E DI CONTROLLO
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UN MAGGIORE CONTROLLO SUL CREDITO E SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE
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VALORIZZAZIONE DEL LAVORO REGOLARE
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UNA PIU’ FORTE REGOLAZIONE SULLA FINANZA DI PROGETTO
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UN PIU’ EFFICACE E DETERMINATO INTERVENTO VERO ALLA QUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL LAVORO PUBBLICO
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STOPPARE ED ESERCITARE UN PIU’ FORTE CONTROLLO SULLA NASCITA DEI CENTRI COMMERCIALI
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APRIRE UN CONFRONTO CON IL GOVERNO PER IL POTENZIAMENTO DEGLI ORGANICI DI POLIZIA
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COSTRUZIONE DI UN OSSERVATORIO REGIONALE