Chi c’è dietro il fallimento di Edilbasso?
Il 9 marzo 2012 viene presentata un’interrogazione parlamentare da parte dei deputati Alessandro Naccarato ed Emanuele Fiano riguardante il fallimento di una nota ed importante impresa edile padovana, la Edilbasso. I parlamentari del partito democratico hanno ricordato come la Edilbasso abbia dichiarato fallimento nel 2011 e sottoscritto un concordato preventivo che prevedeva «la continuazione di parte delle attività di Edilbasso spa – scrivono i parlamentari nell’interrogazione depositata alla Camera dei deputati – attraverso l’affitto di ramo d’azienda a favore di Faber costruzioni srl, ed è circoscritto a tre importanti contratti: appalto per la soppressione del passaggio a livello al chilometro 111+055 della linea ferroviaria Mantova-Monselice; appalto per la realizzazione della nuova psichiatria dell’ospedale Sant’Antonio a Padova; appalto per la progettazione, costruzione e gestione della nuova sezione di incenerimento dell’impianto di Cà del Bue a Verona affittato un ramo d’azienda alla Faber Costruzioni Srl». Nella compagine proprietaria di Faber costruzioni srl, secondo la denuncia dei deputati del Pd, comparirebbero personaggi indagati nell’ambito dell’inchiesta promossa dalla procura milanese denominata «Tenacia» che ricostruisce – come ricordano i due parlamentari – «la conquista di Perego strade srl da parte della criminalità organizzata, al fine di controllarne le attività economiche e gli appalti».