Mercante di rifiuti
Le indagini rivelarono un esempio da manuale di traffico illecito di rifiuti pericolosi: il traffico faceva capo alla ditta C&C, che provvedeva ad utilizzare tonnellate di rifiuti tossici per l’impasto per i sottofondi stradali. L’inchiesta ha portato al sequestro, nel 2005, di diversi manufatti tra cui un cavalcavia a Padova e un tratto della linea dell’Alta velocità tra Padova e Venezia. Gli esiti di queste inchieste ci ricordano che non sempre è necessario lo zampino delle mafie per l’organizzazione di traffici illeciti di rifiuti: faccendieri ed imprenditori locali senza scrupoli sembrano cavarsela molto bene anche da soli. Il processo dovrebbe vedere il suo epilogo in queste settimane. Sono infatti state calendarizzate le udienze in tempo utile, fine giugno 2012, per evitare che il processo finisca in prescrizione. Nel processo di primo grado il titolare della ditta, la C&C, al centro della vicenda, ha patteggiato 3 anni mentre gli altri 11 imputati hanno ricevuto condanne per 40 anni.