Edilizia sostenibile, efficienza energetica
Il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane
Edilizia sostenibile, efficienza energetica
presentazione dell’indagine termografica di Legambiente nella Provincia di Venezia
La pagella: su 34 edifici, 25 bocciati, 4 rimandati e 5 promossi
Legambiente: “Con scelte innovative, buone pratiche e normative ad hoc, il Veneto potrebbe portarsi verso un modello edile sostenibile”
Parlare oggi di progettare e costruire può significare edilizia sostenibile: fonti rinnovabili, nuove tecnologie, riduzione dei consumi, risparmio idrico, isolamento termico e acustico. Con le loro applicazioni, l’efficienza ed il risparmio energetico degli edifici, ci mostrano che il processo edilizio, nel quale convergono aspetti tecnici e procedurali in materia di urbanistica, energia e pianificazione, può essere una chiave di volta per la trasformazione sostenibile delle nostre città e dei nostri territori.
Potete scaricare il Comunicato stampa qui
Potete scaricare l’Analaisi Termografica: Tutti in classe A della provincia di Venezia qui
Per fare il focus su questi argomenti e per analizzare lo stato dell’arte, sono stati monitorati oltre 50 edifici di recente costruzione, di questi, 34 sono stati messi sotto esame da Legambiente nella campagna termografica “Tutti in Classe A – Provincia di Venezia”. I risultati dell’indagine sono stati presentati questa mattina in una conferenza stampa a bordo della carrozza conferenze del Treno Verde, la celebre campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il contributo di Enel Green Power. Nell’incontro, moderato da Gianna Le Donne, portavoce del Treno Verde, sono intervenuti Luigi Lazzaro, Presidente di Legambiente Veneto, Katiuscia Eroe, Ufficio Energia e Clima Legambiente, Stefano Bassan, Sportello Energia Legambiente e Paolo Dalla Vecchia, Assessore Politiche Ambientali della Provincia di Venezia.
Le ragioni che hanno spinto Legambiente ad effettuare questa campagna termografica, nascono dalla volontà di coinvolgere cittadini e amministrazioni in un nuovo e più sostenibile modello edile. Il settore delle abitazioni è infatti uno dei principali responsabili dei consumi energetici italiani e dell’aumento delle emissioni di anidride carbonica. Oggi, non solo i consumi del settore residenziale rappresentano il 32% dei consumi finali di energia, ma il 60 – 70% di questo viene proprio dal settore termico, per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) e riscaldamento.
Attraverso una galleria di immagini termografiche, si sono messi in luce i difetti nel comportamento termico della maggior parte dei 50 edifici presi in considerazione nella Provincia di Venezia. Sono infatti 25 le strutture “bocciate” da Legambiente. In queste costruzioni infatti, sono evidenti i ponti termici che caratterizzano per lo più le strutture portanti, travi e solai, ma anche in corrispondenza di infissi, balconi e tamponature delle facciate. Prove evidenti di una mancata attenzione ai temi dell’isolamento che permetterebbero alle famiglie che vivono in quelle abitazioni di risparmiare energia con conseguenti e importanti riduzioni dei costi in bolletta. 4 invece gli edifici “rimandati” da Legambiente, 1 edificio residenziale nel Comune di Dolo, 1 in quello di Jesolo e 2 a San Donà di Piave. In questi casi si tratta di edifici in cui sono stati effettuati buoni interventi di isolamento ma per lo più concentrati sulle superfici verticali, dimenticando nella maggior parte dei casi opere di isolamento dei solai. 5 invece gli edifici “promossi” dalla campagna “Tutti in Classe A”, si tratta di 1 edificio residenziale nel Comune di Mirano, 2 a Portogruaro e 2 a San Donà di Piave.
“Sebbene l’analisi termografica non sia in grado di esprimere un giudizio complessivo sulla qualità delle strutture analizzate e non fornisce un quadro quantitativo delle dispersioni – afferma Katiuscia Eroe, Ufficio Energia e Clima Legambiente -, questa ci permette di fotografare e individuare da subito i difetti delle strutture mettendo in evidenza quanto ancora in questo settore si debba e si possa fare. Nonostante infatti la campagna di Legambiente non ci fornisce un quadro statistico, evidenzia comunque modalità di costruzione ancora troppo poco attente alle esigenze delle famiglie. Investire in efficienza- continua Eroe- è una opportunità che va colta fino in fondo, per creare lavoro e puntare proprio in un campo, come quello del risparmio energetico e dell’innovazione tecnologica, ad alto tasso di occupazione e con importanti possibilità di ricerca applicata. In questo processo però tutti devono essere responsabilizzati. Le Amministrazioni, che attraverso i regolamenti edilizi molto possono fare per spingere i costruttori e i progettisti verso modelli edili che dovrebbero puntare sulla qualità e non sulla quantità, ma anche i cittadini- conclude Eroe -, che devono essere più consapevoli e “chiedere” standard minimi di qualità in modo da indirizzare il mercato edilizio verso vie nuove e più sostenibili”.
“Tanto rimane ancora da fare nella nostra regione nel campo del risparmio energetico degli edifici, tuttavia, sottolineiamo con piacere l’esperienza degli 87 Comuni del Veneto che hanno modificato i propri Regolamenti Edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali in modo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito- dichiara Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto-. Infatti, nonostante la Regione Veneto abbia approvato solamente Linee Guida non vincolanti, indicando quindi generici parametri per il miglioramento delle condizioni di efficienza in edilizia per le nuove costruzioni, diversi sono i Comuni virtuosi in questo ambito. Gli esempi sono molteplici, si possono ottenere grandi risultati attraverso l’integrazione con le fonti rinnovabili, l’isolamento termico e acustico degli edifici, l’utilizzo di serramenti ad alta efficienza, il corretto orientamento e schermatura delle costruzioni e l’impiego di materiali da costruzione eco- sostenibili. Guardando contemporaneamente all’innovazione e alla tutela ambientale possiamo porre in essere tecnologie che consentono il risparmio idrico, il recupero delle acque meteoriche e la permeabilità del suolo. I casi di successo nel nostro territorio sono già evidenti,- conclude Lazzaro-, ci auguriamo che il diffondersi delle buone pratiche contribuisca a divulgare l’idea che il futuro energetico è già qui.”
Tra le esperienze più interessanti per l’efficienza energetica, riportate anche all’interno del Rapporto ONRE 2012 di Legambiente, spiccano quelle dei Comuni veneti più virtuosi. Ci sono Bassano del Grappa, Schio e Valdagno tutti in Provincia di Vicenza. In questi ultimi due è stato realizzato un regolamento unitario nel 2008. Nel Comune di Schio già sono stati mostrati i primi risultati: su circa 240 nuove unità immobiliari in 150 casi si sono installati pannelli fotovoltaici per almeno 1 kW di potenza e nei restanti casi pannelli per 0,2 kW. Degli 88 nuovi edifici di nuova costruzione, sono 3 gli edifici certificati in Classe A+ ed 8 quelli in Classe A. A Bassano del Grappa oltre agli obblighi sul solare termico, fotovoltaico, isolamento termico, recupero delle acque meteoriche, contabilizzazione del calore e allacciamento al teleriscaldamento (se è presente una rete) sono stati stabiliti una serie di importanti incentivi collegati al miglioramento delle prestazioni, ad esempio dei serramenti, per almeno il 30% rispetto alla norma cogente. Vanno segnalati anche i Comuni di Sona (VR) e Vigonovo (PD). Nel primo caso, oltre ad introdurre volontariamente la certificazione energetica Casa Clima, si fa obbligo per gli edifici pubblici di nuova costruzione di essere certificati almeno in Classe B (sempre del protocollo CasaClima). A Vigonovo l’obbligo riguarda invece tutti i nuovi edifici, che devono rientrare almeno nella Classe C CasaClima, mentre per le classi superiori sono previsti incentivi.
“Un plauso per l’iniziativa di Legambiente – afferma Paolo Dalla Vecchia, Assessore Politiche Ambientali della Provincia di Venezia -. Il risparmio energetico e la sostenibilità energetica in Provincia di Venezia non è il tema del futuro, è il tema del presente. Ci stiamo spendendo in questa direzione con il progetto del Patto dei Sindaci. Il lavoro da svolgere è ancora molto per l’approvazione dei PAES e della raccolta dei dati per i Bilanci Energetici Comunali. E’ mia intenzione coinvolgere Legambiente all’interno di un gruppo di lavoro- conclude Dalla Vecchia-, che abbiamo costituito per il progetto 20-20-20 al fine di aggiornare i Regolamenti Edilizi Comunali sul tema dell’ innovazione e dell’efficienza energetica”.
La mostra a bordo del Treno Verde, che sosterà al binario 14 della stazione di Venezia Santa Lucia, il 2 e il 3 aprile, dalle 8:30 alle 14:00 per le classi prenotate e dalle 16 alle 19, per tutti i cittadini. L’ingresso è gratuito.
Il Treno Verde tiene sott’occhio l’inquinamento atmosferico e acustico della città di Venezia, con le analisi del Laboratorio Mobile di Rete Ferroviaria Italiana, Struttura Operativa Laboratori di Prove e Misure, la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che analizzerà i livelli di rumore e smog sostando per 72 ore consecutive in prossimità dell’ingresso dell’Autorimessa Comunale in Piazzale Roma – S.Croce civico 496.
Il Treno Verde è una campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane
Con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Si ringrazia Ecoplus, Kubedesign e all’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie di Roma
per l’allestimento del Treno Verde
Main Partner: Enel Green Power
Partner tecnici: Enel, Fineco, Indesit Company, Kube Design, Novi, Renovo
Partner scientifico: Con.Tec
Media Partner: La Nuova Ecologia
Ufficio stampa Treno Verde:
Laura Binetti: 3494597986