Legambiente Veneto su Ogm e ministro Clini
PARONI IN CUXINA NOSTRA?
Legambiente: è tempo di passare dalle parole ai fatti
la Regione Veneto diventi leader del NO OGM, Zaia e Manzato passino dalle dichiarazioni alla normativa concreta
“il ministro Clini fa egregiamente il suo lavoro di ministro dell’ambiente, sarebbe bene che non sconfinasse in territori che non gli sono propri, anche in considerazione del fatto che è ministro tecnico” è questo il commento di Legambiente Veneto alle dichiarazioni di ieri del ministro Clini in favore degli OGM.
Legambiente, che aderisce alla coalizione “liberi da OGM” una delle più grandi iniziative europee contro l’introduzione degli Organismi Geneticamente Modificati nei nostri piatti, richiama l’attenzione del ministro sul fatto che in tempi di crisi, parlare di OGM come aiuto alla produzione e possibile diminuzione dei costi è quantomeno discutibile: “molto studi internazionali -commentano gli ambientalisti – da anni ben sintetizzati e divulgati dall’illustre scienziato indiano Vandana Shiva,dimostrano che i costi generali di produzione degli OGM e l’impiego di fitofarmaci nella loro coltivazione sono analoghi se non maggiori rispetto alle varietà non geneticamente modificate. Nessun guadagno quindi per la bistrattata e impoverita famiglia italiana, e neanche per le aziende agricole italiane, che invece in questi anni stanno facendo faticosamente un percorso verso prodotti di qualità, legati al territorio e sempre più a basso impatto ambientale”.
“L’agricoltura del Veneto del futuro – commenta Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – è quella del radicchaio rosso, del prosecco, dell’amarone, del fagiolo di Lamon, del riso veronese, dell’asparago di Bassano… delle tante eccellenze di qualità che nascono proprio dalla non omologazione della produzione su prodotti massificati e uguali in tutto il mondo e dalla valorizzazione delle differenze e delle conoscenze locali: il contrario del modello OGM“
“La Regione Veneto si è spesso caratterizzata, per bocca del presidente Zaia e dell’Ass. Manzato, per dichiarazioni contrarie alla coltivazione degli OGM in Veneto ed in Italia, spesso anche con dichiarazioni plateali a sfavore -conclude Lazzaro . Ci pare sia arrivato il momento per i nostri politici di prendere il toro per le corna e porsi, assieme a molte altre regioni europee che hanno promosso politiche e normative regionali e nazionali “dal basso”, alla testa del fronte del NO italiano ed europeo.
“PARONI A CASA NOSTRA” (padroni a casa nostra) è uno slogan che a Legambiente non è mai piaciuto, ma al quale l’Associazione ambientalista dichiara di volersi felicemente unire, se la giunta regionale a conduzione leghista inaugurasse con i fatti, dopo anni di slogan, almeno l’epoca del “Paroni in cuxina nostra” (padroni nella nostra cucina).
L’Ufficio stampa di Legambiente Veneto