Caldo torrido nelle citta’ del Veneto – l’allarme ozono continua
LEGAMBIENTE MONITORA L’INQUINAMENTO CON LA CAMPAGNA “OZONO TI TENGO D’OCCHIO”
Il caldo torrido ha reso l’aria irrespirabile nelle città e in tutto il territorio veneto dove puntuale è tornato l’allarme ozono.
A tenere alta la guardia sull’inquinamento atmosferico è la campagna “Ozono ti tengo d’occhio” che Legambiente ha realizzato per informare e monitorare i livelli di questo gas nelle città italiane.
Il primato dell’aria malsana spetta ancora una volta nel Veneto a Padova con 81 giorni di ozono off-limits, seguita da Rovigo (77), Treviso (76), Verona (64), Vicenza (59), Venezia (51) e a chiudere Belluno con 36 superamenti. La classifica, stilata a partire dal 1 gennaio 2011, si basa sul numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 µg/m³, calcolato su una media di otto ore, da non superare per più di 25 giorni l’anno, secondo il valore obiettivo che la normativa europea ha fissato a partire dal 2010.
L’ozono è un inquinante secondario prodotto dalle emissioni dei veicoli a motore, dai processi di combustione e dai solventi chimici, in presenza di un forte irraggiamento solare, che può danneggiare la salute degli esseri umani con gravi conseguenze sull’apparato respiratorio e polmonare. Proprio per questo le amministrazioni locali sono obbligate ad avvisare la popolazione quando il livello di concentrazione supera anche solo i limiti della cosiddetta “soglia di informazione” un fenomeno che avviene per lo più in estate quando le temperature innescano una serie di reazioni chimiche responsabili della formazione del gas.
Poiché questo tipo di inquinamento si diffonde con facilità a grande distanza, elevate concentrazioni di ozono si possono rilevare anche molto lontano dai punti di emissione dei precursori, in luoghi comunemente ritenuti immuni da inquinamento, come ad esempio le aree verdi urbane ed extraurbane e in alta montagna (il cosiddetto Paradosso del giardino).
“L’aumento repentino dei livelli di ozono che si registra in città non appena le temperature s’impennano, è diventato una costante di ogni estate che non può assolutamente lasciare indifferenti le amministrazioni locali – dichiara Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto –. Il pericolo per la salute è reale e per questo la normativa è diventata più severa. Il problema dell’ozono – prosegue Bertucco – è strettamente connesso a quello dello smog, ormai cronico nelle città del Veneto, per questo servono politiche di contrasto serie da parte di chi governa a livello regionale e azioni strutturali sulla mobilità urbana che promuovano modalità di trasporto sostenibili e scoraggino l’uso del mezzo privato in favore di quello pubblico”.
Per vincere la sfida dell’inquinamento atmosferico secondo Legambiente è necessario che l’attenzione su questo problema rimanga alta durante tutto l’anno e non solo nei periodi più critici.
“L’ozono è un inquinante che non ha l’attenzione che merita;” conclude Bertucco, “invece si tratta di una sostanza che può arrecare diversi disturbi alle persone con problemi respiratori (asma, enfisema, bronchite cronica), ai bambini e agli anziani. Inoltre può formarsi anche in aree non inquinate direttamente dall’uomo, durante il trasporto delle masse d’aria che provengono dalle città o dalle aree industriali.”
Rovigo, 24 agosto 2011
LEGAMBIENTE VENETO
Per comunicazioni: Legambiente Veneto Corso del Popolo, 276 45100 Rovigo tel. 042527520 fax 042528072 e-mail ufficiostampa@legambienteveneto.it
LA CLASSIFICA DEI COMUNI CAPOLUOGO DEL VENETO
Citta |
Centralina |
Superamenti del limite di 120 µg/m3 (calcolato come media su 8 ore – da non superare più di 25 volte in un anno) |
aggiornamento del dato |
PADOVA |
Mandria |
81 |
23/08/11 |
ROVIGO |
Borsea |
77 |
23/08/11 |
TREVISO |
Via Lancieri |
76 |
23/08/11 |
VERONA |
Cason |
64 |
23/08/11 |
VICENZA |
Quartiere Italia |
59 |
23/08/11 |
VENEZIA |
Parco Bissuola |
51 |
22/08/11 |
BELLUNO |
Città |
36 |
23/08/11 |
Fonte: ARPAV elaborazione Legambiente
La classifica tiene conto del numero di superamenti dei livelli di legge di ozono nei capoluoghi del Veneto. Si è scelto come riferimento la centralina “peggiore” di ogni città, ovvero quella che registra i livelli più elevati di ozono.
I dati si riferiscono a:
- giorni superamento limite salute umana: numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 µg/m³, che è entrato in vigore, secondo la direttiva europea 2008/50/CE, dal 2010, calcolato come media su otto ore, da non superare per più di 25 giorni in un anno, calcolato a partire dal 1 gennaio 2011;
Ozono, descrizione e consigli degli esperti
Questo gas è un inquinante secondario che si forma quando gli inquinanti prodotti dai motori dei veicoli e dalle industrie (i cosiddetti precursori-ossidi di azoto e idrocarburi) interagiscono con i raggi solari ultravioletti. Questa reazione è influenzata da variabili meteorologiche come l’intensità delle radiazioni solari, la temperatura, la direzione e la velocità del vento. Infatti i livelli di ozono tendono ad aumentare quando non c’è vento, il sole splende e la temperatura è elevata.
Quali sintomi provoca l’ozono
L’esposizione a elevati livelli di ozono può provocare irritazione agli occhi, gola e polmoni. Durante le ondate di calore inoltre, agli effetti dell’ozono si aggiungono anche quelli dovuti direttamente al disagio termico, soprattutto a carico degli anziani residenti nei centri urbani di maggiori dimensioni, ove è presente l’effetto “isola di calore”.
Chi è più sensibile all’ozono
Chi è affetto da malattie cardiovascolari o polmonari può essere molto sensibile all’esposizione all’ozono e manifestare sintomi prima degli altri. L’esercizio fisico inoltre, può aggravare i sintomi in quanto l’aumento del ritmo e della profondità della respirazione determina una maggiore inalazione di ozono. I bambini sono il gruppo a maggior rischio perché trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense. Inoltre, a causa della maggior frequenza di atti respiratori, inalano quantità maggiori di ozono.
Che cosa posso fare per proteggermi
Per minimizzare i disagi bisogna ventilare gli ambienti domestici nelle ore più fresche della giornata e cercare di svolgere i lavori pesanti e le attività sportive nelle stesse ore. I soggetti particolarmente a rischio (anziani, bambini e persone con malattie cardiache e respiratorie) dovrebbero trascorrere le ore più calde della giornata all’interno delle abitazioni e lontano dalle aree verdi.
E’ consigliata poi un’alimentazione ricca di sostanze antiossidanti quali: Vitamina C (pomodori, peperoni rossi e verdi, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglie verdi, agrumi, fragole, meloni), Vitamina E (fegato, uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, farina di grano tenero, olio di oliva, di arachidi, di germe di grano, di fegato di merluzzo) e Selenio (pollo, rognone, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, noci del Brasile, lievito di birra, germe di grano).