Goletta Verde di Legambiente presenta i dati sullo stato di salute del mare e delle coste del Veneto
Sono 5 i punti critici segnalati per inquinamento microbiologico:
Foci di fiumi e canali ancora motivo di preoccupazione
In Veneto sono 1 milione i cittadini sprovvisti di un adeguato servizio di depurazione
I nuovi pirati all’assalto del mare e delle coste regionali:
nel 2010 ci sono state 286 infrazioni accertate con una media di 1,8 violazioni per kmq di costa
Legambiente: “Estendere il servizio di depurazione e mettere un freno al cemento che dilaga sulle nostre coste sono le esigenze prioritarie per difendere il nostro prezioso ed al tempo stesso fragile ecosistema”
Foci di fiumi e scarichi a mare continuano a destare preoccupazione in Veneto. Sono cinque i punti critici segnalati nella regione per livelli di inquinamento microbiologico superiori ai parametri concessi per legge. Il problema della depurazione rimane all’ordine del giorno per un milione di cittadini veneti non coperti dal servizio. Questo quanto riportato da Goletta Verde, la celebre campagna estiva di Legambiente che ogni anno si impegna in un tour dello stivale per monitorare e diffondere informazione sulla salute del mare e delle coste italiane, realizzata anche grazie al contributo del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, di Corepla, Consorzio Ecogas e Novamont. A commentare la situazione regionale oggi in conferenza stampa erano presenti Massimo Serafini, portavoce di Goletta Verde, Michele Bertucco, presidente Legambiente Veneto, Gigi Lazzaro, presidente Legambiente Venezia, Ginafranco Bettin, Assessore all’Ambiente del Comune Di Venezia, Paolo Tomasi, presidente del COOU, Annalisa Perelli, relazioni esterne Novamont. Grazie alle analisi realizzate dai biologi di Legambiente, che a bordo di un laboratorio mobile, regione per regione, mettono sotto la lente di ingrandimento i punti critici dei litorali italiani anche in Veneto è stato possibile realizzare un’istantanea che riporta l’apporto del carico batterico che arriva in mare da fiumi e scarichi, zone per definizione interedette alla balneazione, ma primo indicatore dei problemi legati alla depurazione. L’istantanea di Goletta Verde, quindi, non vuole quindi sostituirsi ai monitoraggi che costantemente e durante tutto l’arco dell’anno vengono condotti dalle autorità competenti.
Dei cinque punti critici indicati dai nostri tecnici, ben quattro ricadono nel territorio della provincia di Venezia. A partire dalla città stessa, riportiamo il campionamento realizzato presso il canale dove scarica il depuratore in Via delle Barene. Il punto di prelievo insiste nella località Campalto e nonostante la zona sia stata sottoposta ad interventi di bonifica dalla Magistratura delle acque, al momento dell’analisi, i biologi di Legambiente hanno riscontrato un persistente odore di fogna e la presenza di acque inquinate. Nel comune di Chioggia, in località Sottomanna, gli esami batteriologici svolti presso la Foce del Brenta hanno evidenziato parimenti livelli di inquinamento superiori alla norma. Stessa situazione nella Foce del Piave, che ricade nel territorio del comune di Jesolo, in località Cortellazzo, anche qui acque inquinate. Ancora guai nel comune Caorle, il campionamento eseguito presso la Foce del Livenza è stato classificato come inquinato.
In provincia di Rovigo, sono sempre le foci dei fiumi sul banco degli imputati: i prelievi effettuati nel comune di Rosolina, precisamente in località Rosolina mare, presso la Foce Adige, vicino al depuratore sito in Via Foci Adige hanno evidenziato acque fortemente inquinate.
“Siamo spiacenti di costatare che, nella nostra regione, ad un anno dagli esami di Goletta Verde della scorsa estate la situazione sul fronte della depurazione è rimasta pressoché immutata – afferma Michele Bertucco, presidente Legambiente Veneto -. Nonostante le ripetute segnalazioni di Legambiente, c’è ancora circa un milione di veneti non allacciati ad un adeguato sistema di depurazione. Non solo, il numero di infrazioni accertate ai danni dell’integrità delle coste e del mare evidenzia chiaramente le altre minacce che incombono sul nostro prezioso quanto fragile ecosistema, prima fra tutte quella della speculazione edilizia. Non possiamo non manifestare il nostro dissenso rispetto alla realizzazione di mega strutture che vanno ad aggiungere altro cemento sui nostri litorali. La bandiera nera che insieme a Goletta Verde abbiamo consegnato per dire no alla darsena sul lido di Venezia dimostra con chiarezza le nostre posizioni. E’ necessario invertire la rotta, porre un freno al cemento ed impegnarsi per estendere il sistema depurativo a tutti i cittadini, ci auguriamo fortemente che le nostre istanze siano inserite nella agenda regionale e che si effettuino riflessioni più approfondite sugli impatti ambientali prima di dare il via a nuove opere”.
“Anche nel Veneto non possiamo che evidenziare la situazione di inquinamento causata da alcune foci, indice di una mancata depurazione e da scarichi fognari non adeguati – dichiara Massimo Serafini, portavoce di Goletta Verde -. Un problema che purtroppo accomuna l’Italia intera. E’ dal 1998 che il nostro Paese avrebbe dovuto mettersi in regola con i sistemi di depurazione delle acque reflue, come richiede la Direttiva Europea 1991/271/CE ma, ad oggi, la copertura del servizio in Italia arriva appena al 70% degli abitanti, lasciando una ampia parte della popolazione sprovvista di sistemi adeguati di trattamento delle acque. Il termine ultimo per adeguarsi – continua Serafini -, era stato fissato a fine Dicembre 2005, ma a molti anni di distanza il “Belpaese” si ritrova con un sistema ancora deficitario e con l’ennesima procedura d’infrazione europea aperta a suo carico. L’obiettivo della comunicazione dei dati raccolti dai biologi di Goletta Verde, a caccia di foci di fiumi, scarichi sospetti e punti critici sotto il profilo della depurazione, è quello di stimolare le autorità competenti nazionali e regionali a sanare quanto prima queste situazioni”.
Quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è Main Partner della storica campagna estiva di Legambiente. “La difesa dell’ambiente, e del mare in particolare, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione”, ha spiegato in conferenza il presidente del COOU Paolo Tomasi. L’olio usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. “Se eliminato in modo scorretto – ha sottolineato Tomasi – questo rifiuto pericoloso può danneggiare l’ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in mare inquinano una superficie grande come un campo di calcio”. A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. Lo scorso anno nella Regione Veneto il Consorzio ha raccolto 23.963 tonnellate di oli lubrificanti usati, un dato in aumento rispetto alle 23.113 tonnellate recuperate nel 2009: 10.531 nella provincia di Verona, 3.732 a Vicenza, 2.955 a Padova, 2.750 a Treviso, 2.249 a Venezia, 1.096 a Rovigo e 650 a Belluno.
Il Monitoraggio scientifico
I prelievi alla base delle nostre considerazioni, vengono eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente, l’altra anima della Goletta Verde, che viaggia via terra a bordo di un laboratorio mobile grazie al quale è possibile effettuare le analisi chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità / salinità).
I PUNTI CRITICI DEL VENETO
PROVINCIA |
COMUNE |
LOCALITÀ |
PUNTO DI PRELIEVO |
GIUDIZIO |
RO |
Rosolina |
Rosolina mare |
Foce Adige – nei pressi del depuratore in Via Foci Adige |
FORTEMENTE INQUINATO |
VE |
Chioggia |
Sottomanna |
Foce Brenta |
INQUINATO |
VE |
Venezia |
Campalto |
Canale dove scarica il depuratore in Via delle Barene |
INQUINATO |
VE |
Jesolo |
Cortellazzo |
Foce Piave |
INQUINATO |
VE |
Caorle |
Caorle |
Foce Livenza |
INQUINATO |
LEGENDA
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO = Enterococchi intestinali maggiori di 200 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 500 UFC/100ml
FORTEMENTE INQUINATO =Enterococchi intestinali maggiori di 400 UFC/100 ml e/o Escherica Coli maggiori di 1000 UFC/100 ml
Le campagne a bordo di Goletta
Sali a bordo: Per continuare il nostro lavoro abbiamo bisogno di te e della tua faccia!
Goletta Verde è una grande esperienza collettiva, che vuole unire tutte le cittadine ed i cittadini che vogliono impegnarsi a lottare per difendere il proprio territorio. Grazie al contributo di tutti si possono vincere le battaglie più grandi. Per questo ti chiediamo di metterci la faccia: vogliamo comporre insieme a tutti gli amici del mare lo striscione del tour di Goletta Verde 2012.
Per maggiori informazioni visita il sito www.golettaverde.it
SOS Goletta
L’ambientalismo scientifico parte dal basso, i migliori conoscitori del territorio sono coloro i quali lo vivono ogni giorno, per questo Legambiente insieme a Goletta Verde chiede a tutti i cittadini di segnalare abusi, scarichi illegali, presenza di liquidi o sostanze sospette nell’acqua e di documentarle con una breve descrizione ed una foto ed inviarle tramite sms o mms al numero 346-0074114 o telefonando al numero 06- 862681 o ancora con una mail all’indirizzo scientifico@legambiente.it. Contribuisci anche tu a difendere il mare e i laghi dall’inquinamento!
Fish Scale! Il Progetto del Pesce Ritrovato
Quest’anno a bordo di Goletta Verde viaggia il progetto Pesce Ritrovato by Fish Scale, finanziato dalla Commissione Europea con lo strumento finanziario LIFE+, che mira a preservare la biodiversità marina, a riscoprire le specie ittiche locali, a ridurre gli scarti di pesca e infine a incrementare la domanda e il valore commerciale delle specie ritrovate. L’iniziativa è promossa dall’Acquario di Genova, insieme a Legambiente, Coop Liguria, Lega Pesca, Softeco Sismat Spa, Acgi Agrital, con il supporto della Regione Liguria e con la partecipazione di pescatori e ristoratori locali. http://www.fishscale.eu/
Veleni di Stato
A bordo di Goletta Verde anche il Coordinamento Nazionale Bonifica Armi Chimiche che si prefigge di sensibilizzare al monitoraggio e alla bonifica dei siti contaminati da ordigni bellici chimici inabissati o interrati durante e dopo il secondo conflitto mondiale. Un arsenale segreto creato dal regime fascista negli Anni Trenta, o disperso dagli eserciti alleati nell’immediato dopoguerra, che a distanza di molti anni rappresenta ancora una minaccia per i mari, i fiumi, i laghi e molti territori del nostro paese. Iniziative in alcune delle zone più colpite in Italia: Ischia e Golfo di Napoli, Molfetta e Pesaro. www.velenidistato.it
I Partner di Goletta Verde:
Main partner: Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati- Coou
Partner: Consorzio Ecogas, Corepla, Nau!, Novamont
Media partner: Radio Kiss Kiss, La Nuova Ecologia
Lo staff di Goletta Verde sceglie i veicoli Peugeot con filtro antiparticolato FAP®.
Per i nostri veicoli utilizziamo Revivoil, l’olio rigenerato di Viscolube
Ufficio Stampa di Goletta Verde:
Laura Binetti, 346-4035191