Goletta dei Laghi di Legambiente: “stop al consumo di suolo”
Urbanizzati nel Basso Garda 46milioni di mq
Legambiente: “Chiediamo alla Regione norme chiare per evitare le speculazioni”
Goletta dei Laghi di Legambiente punta il dito contro il consumo di suolo. La tematica è stata approfondita durante l’incontro “Il suolo gardesano: risorsa finita“, che si è svolto questo pomeriggio, per approfondire la questione dell’eccessiva urbanizzazione delle coste lacustre del Benaco a cui hanno preso parte il Sindaco di Castiglione del Garda Maurizio Berardi; l’assessore del Comune Fausto Scappini; l’urbanista Maurizio Tira; il presidente del circolo Legambiente di Verona Lorenzo Albi; il presidente di Legambiente Veneto; il presidente di Legambiente Lombardia Damiano di Simine e la portavoce della Goletta dei Laghi Barbara Meggetto.
L’artificializzazione del suolo gardesano parte da lontano, con una storia molto lunga, tanto che oggi risultano complessivamente urbanizzati ben oltre 46milioni mq di suolo nel Basso Garda Bresciano, pari al 22% del territorio. Ripercorrendo la storia della speculazione edilizia, tra il 1954 e il 1983 è stata urbanizzata una superficie pari a 19milioni 780mila mq senza che vi fosse una relazione evidente con le nuove richieste di residenza che, per lo stesso periodo, sono state pari a 8.500. Questo dato è anche il frutto della nuova vocazione turistica, fatta per lo più di presenze stagionali o del fine settimana, fenomeno che in quel periodo aveva preso piede anche nel basso Garda.
Negli ultimi dieci anni, invece, l’urbanizzazione si è fatta sentire ancora di più arrivando a coprire, dal 1998 al 2007, oltre 10 milioni di mq, ad un ritmo pari a 1.310.000 mq. l’anno.
La regina del cemento è Garda che in relazione all’intera superficie comunale ha consumato il 30% del proprio suolo, ma se sottratto anche il territorio dove è impossibile costruire perchè scosceso, boscato e protetto dalle normative europee (il 59,5% della superficie comunale è SIC/ZPS di cui il 28,6 % boscato ai sensi della LR 52/78 modificata con la LR 05/05) la percentuale di consumo di suolo sfiora il 90%.
Gravissima la situazione anche a Peschiera del Garda con il 42% del proprio territorio già artificializzato con un continuum di edificato lungo tutta la costa, alternando aree residenziali, campeggi e modelli di villaggi turistici che hanno “interessato” anche la Procura di Verona.
Seguono a breve distanza Bardolino con il 32 % di urbanizzato, Lazise, Affi, Castelnuovo del Garda e Cavaion Veronese con circa il 25%.
“Intere aree del nostro territorio si ritrovano desolatamente inabitate per lunghi periodi dell’anno e ampie zone industriali sono completamente abbandonate – commenta Lorenzo Albi, presidente del circolo Legambiente di Verona -. Nonostante questa situazione si coltivano politiche di rilancio dell’economia ancora una volta legate a nuovi insediamenti e a nuovo consumo di suolo. Se qualcuno pensa che da questa crisi si possa uscire con le stesse politiche perseguite e realizzate nell’ultimo decennio si sbaglia di grosso. Chiediamo, pertanto, alla Regione Veneto di vigilare e mettere in campo una norma che definisca un chiaro e non interpretabile piano di regole, che non permetta più speculazioni né l’edificazione incontrollata e incontrastata del territorio”.
Negli anni del boom edilizio, pur riconoscendo delle significative carenze di strutture abitative, si realizzarono opere quantitativamente superiori alla domanda, occupando e sottraendo definitivamente vaste aree agricole e naturali.
“Il consumo di suolo è diventato, il vero problema che trascina con sé le molteplici criticità – aggiunge Barbara Meggetto, portavoce della Goletta dei Laghi – come inquinamento, sottrazione di aree agricole, congestione e impoverimento di tutto il territorio. Non si può ragionare come si è fatto nei primi trent’anni del dopoguerra in cui, in un clima di fermento e di boom economico, si produssero espansioni urbane un po’ ovunque”.
Il passaggio della Goletta dei Laghi di Legambiente, la campagna nazionale per il monitoraggio dei bacini lacustri organizzata con il contributo del COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Esauti), è anche l’occasione per accendere i riflettori sull’eccessivo consumo di suolo oltre che parlare delle buone pratiche del turismo sostenibile raccontate nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano.
Fino al 1954 979 ha pari a 4,68% dell’intera area
dal 1955 al 1983 1978 ha pari a 9,45% dell’intera area (68 ha/anno)
dal 1984 al 1998 591 ha pari a 2,82% dell’intera area ( 39 ha/anno)
dal 1999 al 2006 1054 ha pari a 5,03% dell’intera area (131 ha/anno)
Appuntamento per la stampa domani, domenica 17 luglio alle ore 10.00, al Porto di Pacengo a Lazise, con l’iniziativa “Scarpe e cervello, pensieri e parole”. L’equipaggio della Goletta dei Laghi percorrerà il lungolago per affrontare i problemi degli accessi negati alle spiagge.
I risultati del monitoraggio scientifico sul Benaco saranno presentati in conferenza stampa lunedì 18 luglio prossimo, alle ore 11.30 presso la sede di Legambiente Verona in via Bertoni 20 a Verona.
Interverranno il presidente di Legambiente Veneto Michele Bertucco e il presidente del circolo Legambiente di Verona Lorenzo Albi.