Goletta dei Laghi di Legambiente contro il rischio idrogeologico
Bandiera nera all’amministrazione di Malcesine
Stanchi di rischiare: è questo il messaggio dello striscione srotolato dall’equipaggio della Goletta dei Laghi che questa mattina ha fatto tappa a Malcesine.
Gli attivisti di Legambiente hanno puntato il dito contro le autorizzazioni rilasciate dal Comune per costruire in aree sottoposte dall’Autorità di Bacino del Po tramite il Pai (Piano Assetto Idrogeologico), a vincolo idrogeologico per il pericolo di frane attive, condizione che ne determina l’assoluta inedificabilità.
L’amministrazione comunale di Malcesine si aggiudica quindi la Bandiera Nera di Legambiente, il poco ambito riconoscimento che l’associazione del Cigno Verde riconosce alle amministrazioni nemiche dell’ambiente.
“Tutto ciò è francamente inaccettabile – commenta Lorenzo Albi, presidente del Circolo di Verona -. Prima si violano le norme ipotecando il futuro degli abitanti di Malcesine e investendo in “cure palliative” per contenere il rischio, poi ci si affida soluzioni di amministrazione creativa per tentare di salvare gli atti amministrativi e le autorizzazioni concesse, dimenticando che soprattutto è a rischio l’incolumità degli stessi abitanti e dei molti turisti che frequentano numerosi l’alto lago. Salvaguardia del territorio e sicurezza dei cittadini dovrebbero essere i fari che guidano il buon governo del territorio. Ma, a Malcesine, dove sono finiti?”.
Oggi, infatti, l’amministrazione comunale, pur in presenza di indagini da parte della Procura della Repubblica di Verona e in pendenza di alcuni ricorsi al TAR del Veneto, intende “sanare” e liberare le zone dal vincolo idrogeologico, concertando con la Provincia la redazione del PAT (Piano di Assetto del Territorio, ovvero il piano di struttura locale). Un estremo tentativo questo per tentare di aggirare il vincolo di inedificabilità e continuare eventualmente a rilasciare permessi a costruire in futuro, che seppur ritenuto adeguato dagli attori in campo risulta comunque un atto sottoordinato al Piano di Assetto Idreogeologico dell’Autorità di Bacino del fiume Po.
“Mentre si dovrebbe lavorare per la messa in sicurezza delle aree a rischio – continua Barbara Meggetto, portavoce della Goletta dei Laghi -, ci sono ancora amministratori che credono che investire sul mattone, per di più insicuro, possa significare investire sul futuro. Tutto ciò in presenza di dati che parlano chiaro: sono 327 i comuni a rischio idrogeologico del Veneto, il 56% del totale delle amministrazioni locali. La gestione scellerata delle risorse ambientali pesa non poco sulle spalle e sulla sicurezza dei cittadini. Ma allora, perché rischiare?”
Questa sera dalle ore 21.00 a Salò (Bs), presso il Centro Sociale “Due Pini”, serata dedicata all’ecomafia sul Lago di Garda con la presentazione del rapporto “Ecomafia 2011″ di Legambiente.