Ozono: Veneto fuorilegge
NEI CAPOLUOGHI DEL VENETO GIA’ CONSUMATI I 24 GIORNI DI TOLLERANZA CONCESSI DALLA NUOVA NORMATIVA
LEGAMBIENTE: “METTERE LE REDINI AL TRAFFICO”
Se qualcuno pensava di archiviare la stagione dello smog con l’arrivo del caldo estivo, anche quest’anno ha sbagliato i conti: con il sole a picco e le temperature intorno ai 30 gradi, è tornato in Veneto l’inquinamento da ozono, il temibile inquinante che si forma nell’atmosfera malata della nostra regione. E come si verifica spesso nelle condizioni della circolazione atmosferica estiva, le masse d’aria inquinate si muovono dalle città accumulando i loro effetti anche in altre aree della regione.
L’ozono si forma quando la radiazione solare è sufficientemente intensa da innescare la serie di reazioni chimiche che trasformano le molecole inquinanti generate dal traffico in microscopiche bombe ad alto potenziale: un gas tossico e fortemente irritante per le mucose respiratorie, specie negli affetti da asma e allergie. Comincia dunque il conto delle giornate di superamento per l’ozono, un altro periodo difficili per i nostri polmoni già provati dalle micidiali polveri sottili dello scorso inverno.
Dal 2010 è entrato in vigore un nuovo limite per quanto riguarda l’inquinamento da ozono, ovvero, il valore obiettivo per la protezione della salute umana. Il limite, fissato dall’Unione europea, recepito in Italia con il Dlgs 183/04 è stato posto a 120 µg/m³, (calcolato come media su otto ore) da non superarsi per più di 24 volte l’anno.
“La situazione non è per nulla buona, – dichiara Michele Bertucco, Presidente di Legambiente Veneto – dall’inizio del 2011 Padova, già il 25 maggio, ha registrato ben 28 superamenti della soglia, Rovigo addirittura 38, Treviso 25. Agli altri capoluoghi di provincia manca poco per superare il limite annuale. Venezia alla stessa data ne ha registrati 22, Vicenza e Verona 21. Va un po’ meglio Belluno con “solo 21 superamenti”.
“Con la tarda primavera e l’estate – continua Bertucco - arriva inevitabilmente l’inquinamento da ozono, contraltare di quello da polveri sottili dei mesi più freddi. Un problema cronico, causato dal massiccio traffico veicolare. Le amministrazioni locali e il governo non possono continuare a procrastinare serie misure e politiche di contrasto. E’ indispensabile, infatti, intraprendere in modo urgente azioni strutturali sulla mobilità urbana, disincentivando seriamente il traffico privato e promuovendo modalità sostenibili di trasporto di persone e merci, a partire dal potenziamento del trasporto pubblico sostenuto dal pedaggio urbano (il cosiddetto ecopass). Solo così si potrà davvero combattere l’inquinamento atmosferico, liberare i polmoni dei cittadini e le strade delle nostre città”.
Rovigo, 27 maggio 2011
LEGAMBIENTE VENETO
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