Il treno Verde di Legambiente ricorda Chernobyl a 25 anni dalla tragedia
Sabato 16 aprile, nel piazzale della stazione di Vicenza banchetto informativo contro il nucleare
Il prossimo 26 aprile ricorreranno i 25 anni dalla tragedia di Chernobyl. Per ricordare le vittime di quel disastro durante il fine settimana, in tante città italiane, saranno organizzate giornate di mobilitazione per informare i cittadini sui rischi del nucleare e sulla necessità, per il futuro del nostro Paese, di andare a votare SI al referendum del 12 e 13 giugno.
In Italia purtroppo, si continua a discutere ancora sulla possibilità di un ritorno al nucleare come principale fonte energetica attraverso la costruzione di nuove centrali in diversi punti del Paese, questione che ha portato a indire, a distanza di 25 anni, un referendum che decreterà il destino del nostro Paese sul proprio sistema energetico.
Anche in Veneto si è costituito il Comitato “Vota Si per fermare il Nucleare” con lo scopo di contrastare la scelta del Governo italiano di tornare all’atomo. Lo schieramento referendario, formato da associazioni e liberi cittadini, ribadisce che il nucleare è costoso, rischioso e controproducente ed è in base a questi principi che il Comitato opererà per promuovere capillarmente sul territorio il diritto di partecipazione democratica a questa scelta del Paese. Rimangono sostanzialmente inalterate rispetto alla vecchia stagione del nucleare in Italia il problema della sicurezza e quello delle scorie. Al di là del rischio di incidenti gravi, i reattori nucleari rilasciano radioattività in acqua e in aria nel corso del normale funzionamento e anche a causa di incidenti piccoli che sono abbastanza frequenti. Per queste ragioni il Comitato intende coinvolgere i cittadini nel respingere per la seconda volta nella storia del Paese la scelta nucleare per incentivare invece, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e il risparmio energetico.
QQuanto avvenuto a Fukushima conferma drammaticamente che il nucleare a prova di incidenti non esiste e che puntare sulle fonti pulite è l’unica prospettiva energetica percorribile per l’Italia, rendendo più moderno e pulito, sicuro e meno dipendente dall’estero il suo sistema energetico. I numeri presentati dal rapporto Comuni Rinnovabili 2011, il rapporto di Legambiente che premia i comuni che si sono contraddistinti per la diffusione delle energie verdi, dimostrano che l’alternativa al nucleare esiste e che la rivoluzione energetica è già iniziata. Anche il Veneto infatti, secondo il rapporto di Legambiente, quest’anno ha raggiunto buoni risultati grazie al contributo prodotto da diversi impianti presenti all’interno dei propri confini, come quelli mini-idroelettrici, eolici, fotovoltaici, solare termico e biogas. Le migliori esperienze, proprio per l’efficacia di un mix energetico sia per impianti privati che pubblici arrivano dalla provincia di Belluno e Treviso. Ciò dimostra l’importanza delle politiche territoriali nel contribuire a creare le condizioni per la riuscita di un processo fatto di molteplici interventi diversi per dimensioni e tecnologie. Il comune di Verona inoltre, è la seconda città a livello nazionale per potenza installata sulle proprie strutture con 1.134,46 KW, mentre a Vicenza, dal 2009, sono stati installati pannelli fotovoltaici su una ventina di scuole materne, elementari e medie.
“Il 15, il 16 e il 17 aprile dobbiamo scendere in piazza e mostrare tutta la nostra convinzione e determinazione: in Italia il nucleare non lo vogliamo! E’ una fonte di energia pericolosa, costosa e obsoleta – dichiara Valentina Dovigo di Legambiente Vicenza e portavoce del comitato vicentino “Vota SI per fermare il Nucleare” -. Chiediamo investimenti per un futuro energetico pulito e sicuro. Le fonti rinnovabili sono la risposta che cerchiamo per uscire dalla dipendenza dal petrolio, per combattere i mutamenti climatici e la crisi economica. Solo con la nascita di una vera e propria rivoluzione energetica, peraltro già in atto, come dimostra il discreto andamento delle rinnovabili nella nostra Regione, sarà infatti possibile dare risposte concrete alla crisi economica”.
Con l’invito rivolto ai vicentini a raggiungere, dalle 10.00 alle 18.00, il banchetto informativo contro il nucleare, allestito davanti alla stazione di Vicenza, Valentina Dovigo continua, lanciando un appello a tutti i cittadini: “Non facciamoci ingannare dalla finta pausa di riflessione annunciata dal Governo con la moratoria di un anno o dagli attacchi sui costi delle rinnovabili con il solo obiettivo di depotenziare il referendum in programma il 12 e 13 giugno. Gli ultimi sondaggi già dimostrano che gli italiani sul nucleare la pensano ancora come 24 anni fa e che sono pronti a respingerlo nuovamente votando Sì al referendum”.
Sabato 16 aprile, alle 17.00, il Treno Verde accoglie, a bordo della carrozza conferenze, l’amministrazione vicentina per parlare di rifiuti in città: l’assessore all’ambiente Antonio Marco Dalla Pozza incontra i cittadini per aprire un confronto sul tema.
Lunedì 18 aprile, alle 11.00, un rappresentante del sindaco sarà presente a bordo della carrozza conferenze del Treno Verde per un confronto a tutto campo sulla questione “alluvione”.
Martedì 19 aprile, a bordo del Treno Verde, alle ore 11.00 conferenza stampa finale in cui saranno presentati i risultati del monitoraggio sull’inquinamento atmosferico e acustico di Vicenza, rilevati dal laboratorio mobile dell’istituto sperimentale di RFI e del Treno Verde di Legambiente.
L’Ufficio stampa del Treno Verde
Rosita Grieco – 346 4034528