Tutto il Veneto nella morsa del PM10

PICCHI FINO A QUATTRO VOLTE IL LIMITE DI LEGGE

LEGAMBIENTE “SALVARE IL TRASPORTO PUBBLICO PER EVITARE LA CAMERA A GAS PERMANENTE”

Tutto il Veneto nella morsa del Pm10. Ieri ha raggiunto 214 microgrammi a Treviso, oltre quattro volte il limite di legge (50 microgrammi per metro cubo d’aria). Padova è a quota 200, Venezia a 180, Vicenza a 134, Verona a 120, Rovigo a 104. Da oltre una settimana consecutivamente le micropolveri superano il limite di legge in quasi tutto Veneto. Si stanno rapidamente consumando i 35 giorni di superamenti all’anno consentiti dalla legge a tutela della protezione della salute. Dall’inizio di gennaio Padova ne ha registrati 26, Vicenza 24, Verona 21, come Treviso, Rovigo 20. ”La situazione è gravissima –dichiara Michele Bertucco, Presidente di Legambiente Veneto – e lancia la proposta di un blocco totale del traffico in tutti i capoluoghi. Legambiente, inoltre, aderisce ed invita a partecipare allo sciopero del trasporto pubblico indetto dalle Organizzazioni Sindacali per giovedì prossimo. Se la Regione non cancella i tagli – conclude Bertucco – metterà in ginocchio il trasporto pubblico, con il conseguente aumento del traffico autoveicolare e dello smog.

GLI EFFETTI SULLA SALUTE

Cosa fare mentre il livello di micropolveri è così alto? Per proteggersi individualmente va limitata il più possibile la permanenza all’aperto soprattutto in strade molto trafficate, in particolar modo per bambini, anziani e soggetti che già accusano malattie respiratorie. E non è proprio il caso di fare attività fisiche o sportive all’aperto che comportino iperventilazione. Va infatti ricordato che gli effetti sulla salute e si manifestano nella popolazione in risposta alle variazioni di breve periodo dei livelli di inquinamento, cioè proprio in presenza di picchi come quelli di questi giorni, soprattutto se perdurano. Le indagini epidemiologiche rilevano l’aumento di effetti acuti: dall’aggravamento di sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti, al comparire di infezioni respiratorie, da crisi di asma bronchiale fino a disturbi circolatori ed ischemici, e nei casi più gravi alla morte.

Rovigo, 8 febbraio 2011

LEGAMBIENTE VENETO

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