Tagli e caos, comincia l’inverno dei pendolari
IL VENETO TRA LE REGIONI CON LE LINEE PIU’ CRITICHE
LEGAMBIENTE VENETO: “MANCANO 52 MILIONI DI EURO: UN TERZO DEI TRENI A RISCHIO SOPPRESSIONE”
TORNA PENDOLARIA LA CAMPAGNA DI LEGAMBIENTE DEDICATA AL TRASPORTO PENDOLARE
Riparte Pendolaria, la campagna di Legambiente, giunta alla sua quinta edizione, dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi, ogni giorno, sceglie il trasporto pubblico su ferro per spostarsi. E purtroppo, riparte lanciando un forte allarme che riguarda le città e i pendolari italiani
“Con i tagli operati dal Governo ai treni pendolari, un treno ogni tre rischia di essere cancellato – dichiara Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto -. Dal 13 dicembre, con il nuovo orario invernale, si apre una stagione drammatica per i pendolari italiani, destinata, in assenza di nuovi provvedimenti, a peggiorare a causa dei tagli ancora più drastici che le Regioni saranno costrette ad operare. La Legge di Bilancio non ha risolto nulla in tal senso, anzi, ha certificato che per il 2011 mancano ben 800 milioni di Euro (più di 52 milioni di euro in Veneto), pari per la nostra regione al 44% delle risorse in meno rispetto allo scorso anno, mentre dal 2012 queste si ridurranno ancora”. Con la Manovra di luglio infatti, sono stati cancellati ben 1.224 milioni di Euro di trasferimenti alle Regioni per le spese relative al servizio di trasporto ferroviario regionale, mentre dalla Manovra approvata la scorsa settimana dalla Camera sono previste risorse pari a 425 milioni per l’acquisto di treni pendolari. La beffa è che i soldi per l’acquisto dei nuovi treni verranno utilizzati dalle Regioni per “salvare” la circolazione di quelli esistenti. Quindi, comunque, meno treni e le solite vecchie carrozze.
In questa situazione appare incredibile il completo silenzio da parte del Ministro dei Trasporti Altero Matteoli che, al contrario, quando si tratta di difendere nuove strade, si batte come un leone attraverso dichiarazioni pubbliche e annunci di nuovi cantieri, mentre sui treni pendolari tace e scarica i tagli sulle Regioni. Il vergognoso squilibrio delle risorse a favore della gomma, infatti, si ripete anche quest’anno. Basti dire che la Legge di Bilancio regala 400 milioni di Euro all’autotrasporto, e che nel 2011 sono previsti dal Governo investimenti complessivi per 1.230 milioni di Euro per nuove strade e autostrade, tra Legge Obiettivo e Expo di Milano.
“Non è possibile pensare di poter abbandonare i pendolari del Veneto in questa situazione e le città venete a soccombere tra traffico e inquinamento – continua Bertucco -. Occorre che la Regione del Veneto intervenga affinché nel passaggio della Legge di Bilancio al Senato si possa ripristinare una situazione di normalità. Bisogna individuare subito le risorse per l’acquisto dei nuovi treni e ristabilire il sistema di finanziamento del servizio attraverso l’accisa sul gasolio”. L’errore e l’incredibile irresponsabilità da parte del Governo – secondo Legambiente – sta, infatti, nell’aver tagliato le risorse e contemporaneamente aver soppresso la norma contenuta nella Finanziaria 2008, che consentiva alle Regioni, a partire dal 2011, di trattenere una quota dell’accisa sul gasolio per il servizio ferroviario regionale.
Ma quali sono le più probabili conseguenze per i pendolari italiani? La prima certezza è l’aumento del prezzo dei biglietti, clausola obbligatoria fissata dalla Legge di Bilancio, comunque assolutamente insufficiente. La seconda sono i tagli, che potranno variare a seconda delle risorse che le Regioni riusciranno a togliere ad altri capitoli di spesa, con una dimensione che varia tra il 10 e il 30% dei treni da cancellare e che si comincerà in parte a vedere già con l’orario che scatterà il 13 dicembre.
Per evidenziare il futuro impatto di queste scelte Legambiente ha voluto illustrare la situazione di alcune Linee ferroviarie delle regioni italiane, spesso già al limite del collasso.
Dal monitoraggio effettuato dai volontari di Legambiente su alcune linee ferroviarie italiane, emerge un quadro sconfortante: tra le linee peggiori del Veneto si riscontrano invece costanti disservizi su quella che porta da Calalzo a Padova. Molti treni si presentano in ritardo, in alcuni casi si assiste a soppressioni improvvise dei convogli senza un’adeguata assistenza e informazione ai viaggiatori, con una situazione decisamente pesante anche sul fronte della pulizia.
La campagna Pendolaria di Legambiente, fino a gennaio 2011, darà voce ai pendolari attraverso diverse iniziative e continuerà a chiedere i necessari interventi, raccogliendo anche i video-messaggi girati dalle persone che ogni giorno affrontano i disagi della mobilità ferroviaria, sul sito www.legambiente.it.
Il 14 dicembre, a Milano, Legambiente farà il punto sulla situazione e presenterà il Rapporto Pendolaria 2010, con tutti i dati sulle risorse economiche e i problemi relativi alle regioni e alle città, in un appuntamento al quale parteciperanno i vertici di Trenitalia, assessori regionali e pendolari. “Servono nuovi e più numerosi treni, efficienti e puliti – ribadisce Legambiente -, a maggior ragione alla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima di Cancun, perché il sistema della mobilità sostenibile va assolutamente adeguato per garantire i diritti delle persone ma anche città più pulite e vivibili”.
Corrispettivi per il trasporto regionale dallo Stato a Trenitalia per il servizio
Anno |
2009 |
2010 |
2011 |
Stanziamenti (milioni di euro) |
1.604 |
1.724 |
977 |
Elaborazione Legambiente
Nella tabella è riportato l’ammontare del contratto di servizio per le Regioni italiane a statuto ordinario con Trenitalia nel 2010 e quelle a disposizione nel 2011 secondo la manovra del Governo. I tagli alle Regioni sono calcolati secondo i parametri di proporzionalità stabiliti con la Legge di trasferimento dei poteri in materia di trasporto ferroviario alle Regioni (la cosiddetta Legge Bassanini, la Legge 59 del 1997). I tagli stimati saranno di circa il 45%.
Stima dei tagli nel servizio ferroviario pendolare per il 2011 nelle Regioni a statuto ordinario
Regione |
Importo CdS 2010 con Trenitalia, quota statale (Mln €) |
Importo CdS 2011 con Trenitalia, stima per la quota statale (Mln €) |
Percentuale di taglio tra 2010 e 2011 |
Abruzzo |
12,8 |
7,2 |
43,7 |
Basilicata |
6,5 |
3,6 |
44,6 |
Calabria |
21,2 |
11,8 |
44,4 |
Campania |
156,5 |
87,1 |
44,3 |
Emilia-Romagna |
69,31 |
38,7 |
44,2 |
Lazio |
163,0 |
91,4 |
43,9 |
Liguria |
87,2 |
48,9 |
43,9 |
Lombardia |
257,96 |
144,6 |
43,9 |
Marche |
37,53 |
21,3 |
43,2 |
Molise |
20,6 |
11,6 |
43,7 |
Piemonte |
196,03 |
109,8 |
43,9 |
Puglia |
60,0 |
33,7 |
43,8 |
Toscana |
197,31 |
110,4 |
44,1 |
Umbria |
35,95 |
20,1 |
44,1 |
Veneto |
118,27 |
66,2 |
44 |
Elaborazione Legambiente
Rovigo, 29 novembre 2010
LEGAMBIENTE VENETO
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