Operazione Po 2010
La campagna nazionale per la valutazione ambientale del Po e la promozione della sostenibilità lungo le rive del fiume più importante d’Italia.
Il Po è il più importante e sfruttato fiume d’Italia ma su di esso non è mai stata realizzata una politica unitaria e convincente, a scala di bacino idrografico, sulla gestione dell’assetto idrogeologico: si è così assistito alla proliferazione di enti ed istituzioni anche locali che con scarsi risultati cercano di far fronte alle piene e ai momenti di scarsa portata.
L’opuscolo della campagnaComunicato stampa Al via operazione Po
Comunicato stampa L’Ecosistema deltizio messo in pericolo dal fiume e dal mare
Il gruppo di protezione civile di Legambiente Veneto contro l’inquinamento delle coste
Con questa campagna Legambiente pone al centro della sua azione la tutela e la salvaguardia del fiume Po, attraverso un’iniziativa simbolica ma importante per richiamare l’attenzione verso il principale corso d’acqua italiano, ormai avvezzo alla cronaca purtroppo solo durante le piene o nei periodi di crisi idrica. Operazione Po ha come obiettivo l’avvio di misure concrete che affrontino decisamente i problemi del grande fiume a partire dall’avvio delle azioni necessarie a tutelare la sicurezza idraulica delle città e dei paesi situati sulle sue sponde e a perseguire il risanamento e la qualità delle sue acque, nonché la valorizzazione delle grandi risorse naturali, paesaggistiche, culturali che possono sostenere la rinascita economica e garantire un futuro migliore per le popolazioni rivierasche.
Le proposte di Legambiente per il futuro del Po
La tutela del territorio
Occorre applicare nelle aree di pertinenza fluviale misure rigorose per l’uso corretto del suolo in modo da prevenire l’edificazione in aree a rischio e preservare le aree utilizzabili per la laminazione delle acque.
Vigilanza
Deve essere coordinata ed intensificata, contro ogni forma di abusivismo (furti di sabbia e ghiaia, scarichi civili, industriali e zootecnici) che comporti un deterioramento dell’ambiente Fluviale
Agricoltura
Occorre attuare subito interventi di miglioramento dell’uso agricolo dei suoli che tengano conto delle esigenze del fiume. Come la forestazione degli ambiti fluviali, la promozione di buone pratiche per il risparmio idrico in agricoltura o il riutilizzo irriguo delle acque di scarico depurate.
Natura
Parchi, riserve naturali, siti di interesse comunitario… La conservazione e il ripristino di ambienti naturali sono le azioni più adeguate per le aree di pertinenza fluviale soggette a rischio alluvionale. Un’azione complessiva a livello di bacino permetterebbe di costruire la ‘rete’ dei parchi del bacino del po!
Navigazione
Il po e alcuni suoi affluenti si prestano alla navigazione turistica, mentre per il trasporto delle merci è più pronto, economico, ecologico, semplice e veloce usare il treno. Per questo diciamo no ad interventi per la navigabilità commerciale e alla cementificazione del grande fiume.
Difesa dalle acque
Occorre coordinare la gestione del bacino idrografico, per evitare la realizzazione di opere idrauliche che compromettano la sicurezza a valle, escluda prelievi di inerti dall’alveo, assicuri la cura dei manufatti, tuteli le aree di esondazione, assicuri la gestione delle porzioni montane del bacino, rimuova le artificializzazioni inutili o dannose.
Inquinamento
La qualità delle acque del po continua ad essere critica, soprattutto nella parte bassa del suo corso. Occorre un maggiore sforzo per migliorare i sistemi di depurazione degli scarichi Industriali e civili, ed un particolare impegno per affrontare il problema dei reflui zootecnici.
Deflussi idrici
Va assicurata la necessaria divagazione dell’alveo, anche per invasare e conservare la risorsa idrica in modo naturale, assicurare la depurazione delle acque ed evitare prelievi idrici che sottraggano al fiume e ai suoi affluenti la quantità di acqua indispensabile ad assicurare la vitalità dei tratti idrici a valle.
Turismo
Il po e i suoi affluenti offrono straordinarie opportunità per un turismo attento ai valori del territorio, alla sua identità e tradizione. La navigazione fluviale e la mobilità su bici nel bacino padano vanno promosse anche con una migliore organizzazione dei percorsi e dei servizi per consentire un turismo leggero in armonia con la natura e la cultura del fiume.
Partecipazione
L’attenzione nei confronti del po è cresciuta. Per una maggiore efficacia e per conseguire una autentica attuazione della direttiva europea sulle acque occorre una maggior diffusione di dati, progetti, iniziative, una effettiva consultazione delle parti sociali, la previsione di forme di partenariato.
Per informazioni:
operazionepo@legambienteonline.it
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