Ecosistema urbano 2010
VINCE BELLUNO – VENEZIA 15ESIMA – MALE LE ALTRE CITTA’ DEL VENETO TUTTE OLTRE IL 60^ POSTO
ECCO LA FOTO DELLE CITTA’ ITALIANE SCATTATA DAL RAPPORTO ANNUALE DI LEGAMBIENTE, AMBIENTE ITALIA E SOLE 24 ORE
Le città italiane arrancano sui temi ambientali. Corrono dietro a un picco d’inquinamento e appena sono riuscite ad abbassarlo spunta fuori un nuovo veleno. Aumentano la raccolta differenziata, ma continuano a pensare alla costruzione di inceneritori. Provano a governare il flusso crescente degli spostamenti urbani, ma le soluzioni che propongono spesso portano ad aumentare il caos viabilistico e le sostanze inquinanti. E’ questo il ritratto che esce dal diciassettesimo rapporto sui 103 capoluoghi di provincia condotto da Legambiente in collaborazione con l’istituto Ambiente Italia e il Sole 24 Ore.
Ecosistema Urbano è una rassegna dei risultati raggiunti nel campo della mobilità, dell’inquinamento atmosferico, del verde pubblico, della qualità dell’acqua, del rumore. Sono 125 parametri. Sommando i risultati si ottiene la fotografia della qualità ambientale di ogni città.
IL VENETO
Belluno è ancora una volta l’eco città italiana: 1° posto assoluto, era al secondo lo scorso anno. Venezia perde una posizione e si classifica al 15° posto. Tutte le altre città del Veneto si piazzano oltre il 60° posto. Verona peggiora la propria classifica e scende al 60° posto (era 52° lo scorso anno), Padova si classifica al 62° posto (nel 2009 era al 54°), Rovigo scende di 7 posizioni e si classifica in 65° posizione, Treviso guadagna nove posizioni e sale (si fa per dire) in classifica al 69°. Chiude la classifica veneta Vicenza che pur guadagnando sei posizioni si classifica al 73° posto. Insieme con l’inquinamento atmosferico è la cementificazione del territorio secondo Legambiente la vera emergenza: negli ultimi dieci anni il Veneto ha registrato un boom edilizio. Tra il 1999 ed il 2008, secondo i dati del Cresme e della Cassa Edile Artigiana Veneta, si sono prodotte 339.000 nuove abitazioni e le volumetrie residenziali ultimate hanno superato i 135 milioni di metri cubi. Una produzione che si è accentuata nell’ultimo periodo con medie annue di oltre 16 milioni di mc nel 2006 e 2007 e di oltre 15 milioni di mc nel 2008.
BELLUNO – LA VIRTUOSA
In testa alla classifica, Belluno, che era 2ª lo scorso anno e prima due e tre edizioni or sono del rapporto, si conferma vincitrice per un trend complessivamente buono, conquistando un solo primato assoluto nella produzione di rifiuti che scende di poco, e riconfermando i buoni dati relativi alla qualità dell’aria, nella percentuale raccolta differenziata, nel calo nella produzione complessiva di rifiuti, nel numero dei passeggeri trasportati dal trasporto pubblico (dai 77 viaggi per abitante all’anno della passata edizione agli attuali 91).
Nel complesso, i nuovi numeri dei principali comuni capoluogo di provincia d’Italia ci dicono che restano al palo le isole pedonali, le zone a traffico limitato e il verde, si conferma scarsamente utilizzato il trasporto pubblico, mentre crescono le immatricolazioni di automobili, molto probabilmente frutto dell’ennesima rottamazione promossa dal Governo. Non si muove quasi la capacità di depurazione delle acque reflue, così come non diminuiscono sostanzialmente le perdite delle reti idriche. Cresce, ed è una delle notizie più liete di questa edizione del rapporto, la raccolta differenziata, così come la diffusione delle energie rinnovabili. Permane l’emergenza smog anche se le medie del Pm10 si abbassano lievemente, mentre crescono quelle dell’Ozono. Come lo scorso anno si registra una lieve contrazione della produzione di rifiuti e dei consumi di carburante.
“La vera emergenza nelle città della nostra regione – dichiara Michele Bertucco Presidente Legambiente Veneto – è rappresentata spesso dalla scarsa lungimiranza, dalla mancanza di coraggio e di modernità da parte di chi le governa. Perché se è vero che lo Stato investe pochissimo nelle infrastrutture per il trasporto pubblico urbano, questo non può diventare l’alibi per l’immobilismo di molte delle città venete che oggi invece potrebbero rappresentare il fulcro del cambiamento, approntando da subito interventi sostanziosi quasi a costo zero. Dobbiamo guardare all’Europa. Il road pricing a Londra per esempio, con il pedaggio per le automobili in una vasta area del centro, ha ridotto il traffico del 21%, fatto salire del 6% il numero di passeggeri del trasporto pubblico e portato nelle casse comunali un introito di oltre 150 milioni di euro l’anno da reinvestire nella mobilità sostenibile. Barcellona ha puntato sulla rete su ferro e Parigi ha alleggerito il traffico puntando sul Bike sharing, con decine di migliaia di biciclette a disposizione di cittadini e turisti in tutta la città”.
Ecosistema Urbano, l’annuale ricerca di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale de Il Sole 24 Ore, quest’anno alla sua diciassettesima edizione, è realizzata attraverso questionari e interviste dirette ai 103 comuni capoluogo di provincia e sulla base di altre fonti statistiche, con informazioni su 125 parametri ambientali per un corpus totale di oltre 125mila dati. I dati di questa edizione del rapporto fanno quindi prevalentemente riferimento all’anno 2009.
Rovigo, 18 ottobre 2010
LEGAMBIENTE VENETO
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