“Operazione fiumi 2010” di Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile
Nei giorni 11, 12 e 13 ottobre 2010 la campagna sarà a Verona per tenere sotto osservazione l’Adige e i territori e rischio idrogeologico
Informare, prevenire e mitigare il rischio idrogeologico. Sono queste le parole d’ordine di Operazione Fiumi, la campagna itinerante di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, che anche questo autunno torna a viaggiare lungo tutto lo Stivale. Per la sua ottava edizione Operazione Fiumi realizzerà 18 tappe in 11 regioni toccando i grandi fiumi come la Dora Baltea, il Lambro, l’Adige, il Serchio, l’Aniene, il Tronto, il Calore Irpino e il Fortore, ma anche i corsi d’acqua minori, come il rio Posada, il torrente Farfa e le fiumare di Reggio Calabria e di Messina.
Dal monitoraggio della condizione del rischio idrogeologico lungo la Penisola alla promozione attiva della salvaguardia dei corsi d’acqua e della corretta gestione del territorio, con Operazione fiumi saranno realizzate diverse attività finalizzate alla prevenzione di frane e alluvioni e allo sviluppo dei sistemi locali di protezione civile. Quest’anno, inoltre, i riflettori sono accesi anche sui mutamenti climatici, che causano fenomeni piovosi meno frequenti, ma più intensi e concentrati, aggravando il pericolo che si verifichino eventi calamitosi.
Considerata un settore strategico per la diffusione di una nuova mentalità sulle tematiche ambientali e di protezione civile, l’educazione dei cittadini, soprattutto dei più giovani, sarà al centro di Operazioni Fiumi 2010. Le scolaresche saranno coinvolte in attività educative di informazione e sensibilizzazione, seguiranno percorsi didattici e parteciperanno a giochi di ruolo, prendendo parte ad una vera e propria caccia al tesoro per scoprire la via di fuga in caso di emergenza. Con metodi divertenti e interattivi conosceranno il rischio idrogeologico, la strategia di un piano di evacuazione e i luoghi dove recarsi in situazioni di pericolo, sapendo quali sono i comportamenti individuali e collettivi da adottare per restare in sicurezza.
Campagna non solo informativa, Operazione Fiumi 2010 darà anche un contributo concreto alla tutela dei corsi d’acqua. Centinaia di volontari e cittadini si attiveranno per ripulire le sponde dei fiumi e liberare i pilastri dei ponti dai rifiuti ingombranti portati dalle precedenti piene o abbandonati lungo gli argini.
“L’Italia si scopre sempre più fragile di fronte ad alluvioni e frane – commenta Michele Bertucco, Presidente di Legambiente Veneto – la gestione del territorio sciagurata, fatta di rettificazioni, intubazioni, abusivismo e mancata manutenzione rende la prevenzione un proclama troppo spesso inascoltato fino a quando il rischio si trasforma in dramma. La sicurezza dei cittadini e il risanamento del territorio devono rappresentare una priorità assoluta iLEGAMBIENTE VENETOn Italia, dove è ormai improrogabile una grande opera nazionale di manutenzione dei corsi d’acqua e una concreta prevenzione del dissesto”.
Il Dipartimento della Protezione Civile sostiene Operazione Fiumi 2010 perché collega due aspetti rilevanti legati alla mitigazione del rischio idrogeologico. Da un lato, infatti, la campagna sottolinea l’importanza di una corretta manutenzione del territorio con adeguati interventi di prevenzione e attività mirate in grado di fronteggiare le difficoltà strutturali. Dall’altro, vuole ribadire l’importanza dei piani di emergenza che ogni Comune deve predisporre, e ancor più la necessità di diffondere la conoscenza del piani tra la popolazione affinché sappia esattamente cosa fare e dove andare in caso di emergenza. L’efficacia dell’intervento di protezione civile dipende, infatti, anche dal livello di informazione della popolazione, della consapevolezza del rischio e della capacità di collaborare con i soccorritori con comportamenti appropriati.
“Il ricorrere di eventi alluvionali con conseguenze gravi per la popolazione – conclude Bertucco, responsabile nazionale protezione civile Legambiente – non può essere attribuito solo alle intemperanze del clima, ma evidentemente a un modello di sfruttamento intensivo e poco programmato del territorio, che vede sempre più spesso sorgere abitazioni un po’ovunque lungo i corsi d’acqua, senza tenere conto del rischio idrogeologico. Una situazione che diventa insostenibile lungo torrenti e fiumare. Le ultime tragedie come quelle di Giampilieri, Ischia e Atrani ci ricordano, infatti, come siano i corsi d’acqua minori il principale tallone d’Achille italiano”.
Il percorso di “Operazione Fiumi 2010″:
La campagna ha preso il via mercoledì 6 ottobre in Piemonte, a Torino, per poi spostarsi il 6/7/ 8 a Milano, l’11/12 e 13 a Verona (Vr) e il 15/16 a Vecchiano ( Pi ) e Firenze. Il 19 e 20 ottobre sarà la volta di Posada (Nu) e Cagliari, il 22,23 e 24 quella di Roma e del bacino dell’Aniene, il 25 e 26 toccherà a Benevento e Napoli, mentre il 28/29 e 30 toccherà a Bari e Roseto Val Fortore. Il 3, 4 e 5 novembre, invece, Operazione Fiumi sarà a Reggio Calabria, mentre il 6/7 e 8 novembre il tour si chiuderà a Scaletta Zanclea ( Me ) e Messina.
I corsi d’acqua monitorati dalla campagna
Il monitoraggio di “Operazione Fiumi 2010″ interesserà il fiumi Dora Baltea, Lambro, Adige, Serchio, Aniene, Tronto, Calore Irpino e Fortore, il rio Posada, il torrente Farfa nonchè le fiumare di Reggio Calabria e di Messina. È proprio lungo i torrenti, le fiumare e i corsi d’acqua minori, infatti, che spesso sono compiuti gli scempi più gravi, con intubazioni, discariche abusive, ponti sottostimati e case costruite sin dentro gli alvei.
Ecosistema rischio: la bandiera “Fiume Sicuro” ai Comuni virtuosi
Una vera e propria classifica dello stato di sicurezza dei nostri comuni in merito al rischio del dissesto idrogeologico, un’occasione per sollecitare interventi e soluzioni per inadempienze o lentezze e per valorizzare il buon lavoro svolto da moltissimi comuni. Saranno monitorate le azioni messe in campo da oltre 5.000 amministrazioni comunali, volte alla mitigazione del rischio idrogeologico in tutto il paese. Ai comuni più meritori sarà assegnata la bandiera “fiume sicuro” da esporre nel proprio territorio come riconoscimento del buon lavoro realizzato.
Il lungo viaggio di Operazione Fiumi si concluderà a Roma, dove saranno presentati i dati inediti di Ecosistema rischio 2010, l’indagine di monitoraggio sulle attività che le amministrazioni comunali hanno concretamente messo in campo per la sicurezza dei cittadini e del territorio contro il rischio idrogeologico.
LEGAMBIENTE VENETO