Caccia in deroga: Regione Veneto contro l’Unione Europea
ANCORA UNA VOLTA IL VENETO VUOLE CONSENTIRE LA CACCIA AGLI UCCELLI UTILI ALL’AGRICOLTURA
“La Delibera assunta dal governo regionale per permettere ai propri elettori sparapasseri di abbattere uccelli protetti è illegittima”. Questo il commento di Michele Bertucco – Presidente di Legambiente Veneto dopo l’approvazione della Delibera da parte della Giunta Veneta che consente la caccia in deroga. La delibera approvata su proposta dell’assessore leghista alla caccia Daniele Stival, consente la caccia a specie protette come storno, fringuello, peppola, frosone, pispola e prispolone.
Che sia illegittima, lo ha detto la Corte Costituzionale. Lo ha detto l’Unione europea, che ha deferito e condannato per questo l’Italia alla Corte di Giustizia. Lo ha detto il TAR, che negli anni scorsi ha già bocciato delibere dello stesso tenore. Eppure il Veneto persegue la propria linea di estremismo venatorio, collocandosi perfettamente in quella logica politica – propria anche dell’attuale Governo nazionale – per cui se qualcosa è nell’interesse di chi è al potere, si fa, indipendentemente da qualsiasi regola.
I legali di Legambiente e delle altre associazioni si preparano a presentare, appena la delibera sarà pubblicata, un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto.
“Le deroghe – conclude Bertucco – sono per definizione uno strumento eccezionale, al quale nessuno può ricorrere in modo continuo e ordinario. La delibera della Giunta Regionale del Veneto rappresenta un’ulteriore violazione dell’articolo 9 della Direttiva “Uccelli” e un conseguente aggravio delle violazioni che hanno portato fin qui la Commissione europea a procedere contro l’Italia”.
Rovigo, 30 settembre 2010
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